Applausi e risate. Il connubio perfetto per una serata all’insegna della spensieratezza. Anche stavolta il cartellone di Teatro in primo piano ha colpito nel segno con “Il padre della sposa” che ha avuto per protagonisti Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi.
Il testo adattato da Caroline Francke e diretto da Gianluca Guidi è stato proposto giovedì sera al Duemila con grande consenso da parte del pubblico. Un testo che possiede, in termini di tempi comici e struttura drammaturgica, la stessa energia e rigore della pellicola, pur mantenendo un suo carattere personale.
Le elisioni temporali hanno mantenuto intatto il piacere del pubblico di scorrere la vicenda, con sguardo nuovo e curioso. La capacità di Guidi è stata quella di creare un’atmosfera accattivante e portare i personaggi in vita, rendendo questa produzione un’esperienza teatrale estremamente piacevole.
Il cast ha visto in coppia per la prima volta Jannuzzo e De Rossi; entrambi estremamente affiatati hanno definito, in perfetta sintonia, tempi comici e tono dei dialoghi, anche per il resto dell’ensemble: Martina Difonte (Alice) e Lucandrea Martinelli (Ludovico), Roberto Iannone e Marcella Lattuca, rispettivamente padri e madre del promesso sposo.
Infine, la figura del wedding planner, perfidamente evocata da Michelle e Alice, introduce la figura dell’ultimo elemento della pièce, la mina vagante pronta a provocare ulteriormente la follia di Giovanni e prosciugare il conto in banca in vista della sfarzosa cerimonia.
L’entrata di Boris (interpretato da Gaetano Aronica) è una ventata di energia. Il personaggio creato da Aronica è a metà tra il guru New age e il principe russo festaiolo. Tutto in Boris è frivolezza e follia spinte sui toni accesi della farsa, con particolare evidenza nei duetti con Jannuzzo: umorismo e divertissement basati su giochi di parole e gag mimiche.
Un apprezzamento va alla scenografia di Carlo De Martino e all’illuminotecnica di Umile Vainieri, entrambe funzionali e coordinate fra loro, hanno il pregio di donare un tocco di magia teatrale al pubblico: in particolare i cambi di scena a vista, un autentico tocco di metateatro.
Al contrario, la cerimonia nuziale e il congedo di Alice dai genitori, evocano perfettamente il clima hollywoodiano-retrò della pellicola. Applausi scroscianti e partecipazione di un pubblico genuinamente divertito. Meglio di così, non poteva riuscire.
E il prossimo appuntamento della stagione di prosa al Teatro Garibaldi di Modica vedrà proprio questo spassoso spettacolo, tenero, che celebra l’amore in modo brillante e che si cala perfettamente in questi giorni in cui si respira l’atmosfera romantica di San Valentino.
Il sentimento attorno al quale gira questo frizzante spettacolo non è solo l’amore che unisce due giovani che intendono convolare a nozze, o quello tra un marito e una moglie che hanno cresciuto una famiglia, o quello ricco di complicità tra mamma e figlia, ma è soprattutto quello di un padre molto attaccato alla sua creatura e che sarà al centro di mille imprevisti.
Eh si, perché l’imminente matrimonio della tenera figliuola con il rampollo di una ricca famiglia scatenerà atteggiamenti assurdi e bizzarri da parte del genitore che, tra il desiderio di tenere la ragazza con sé, l’esorbitante costo del matrimonio, l’intervento dell’eccentrico organizzatore dell’evento, e le ansie da “sindrome del nido vuoto”, vivrà un vero e proprio crollo; una crisi che tra incidenti e figuracce, lo porterà perfino in prigione.
“I grandissimi interpreti Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi, accompagnati da un cast altrettanto eccezionale – commentano il presidente Maria Monisteri e il sovrintendente Tonino Cannata – offriranno al pubblico del nostro Teatro un’irresistibile commedia dalla raffinata comicità. Tanto umorismo e leggerezza per trascorrere due serate all’insegna dell’allegria e del buonumore”.