Un altro morto sul lavoro in queste ore. Accade a Vittoria. Nel campo dell’agricoltura. E’ l’ultimo di una sequela di incidenti tragici che stanno caratterizzando in negativo questa estate in provincia di Ragusa. “Il fronte della sicurezza sul lavoro in questo lembo di Sicilia – afferma la segretaria territoriale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi – continua a preoccupare. Stiamo registrando una tendenza che ci deve fare riflettere sull’efficacia delle misure di sicurezza messe in campo”.
“L’andamento degli infortuni sul lavoro si è cronicizzato nel tempo – continua Carasi – a parte il periodo Covid, negli ultimi anni la tendenza è purtroppo sostanzialmente invariata ed ecco perché servono azioni concrete a medio-lungo periodo. No proclami o scioperi. Come Cisl stiamo continuando ad incalzare le istituzioni, il sistema delle imprese e delle autonomie locali perché è ora di agire concretamente e responsabilmente per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i lavoratori. Dobbiamo, tutti insieme, arrestare questa scia di sangue. La Cisl sta chiedendo più ispettori del lavoro, più medici del lavoro e più controlli nei cantieri e nei campi perché è lì dove si muore di più, a maggior ragione nel nostro territorio. E poi un occhio attento anche agli appalti quando gli stessi sono aggiudicati con il massimo ribasso a discapito, il più delle volte, della sicurezza. Non ce la facciamo più a sentire parlare di lavoratori che perdono la vita, che lasciano famiglie, bimbi piccoli senza più padri. Tutto questo non ha senso. Se è vero che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro, quest’ultimo deve garantire la vita, non certo la morte. Come sindacato continueremo la nostra azione di sensibilizzazione per ridurre un fenomeno che, se non si alza l’asticella dell’attenzione, rischia di raggiungere livelli sempre più esasperanti”.