“Il comitato No Antenna intende esprimere la propria profonda protesta per l’installazione, avvenuta nella giornata di ieri, della nuova antenna 5G nel nostro Comune. Ci rammarichiamo che l’amministrazione comunale abbia deciso di procedere con questa operazione senza alcun riguardo per le legittime preoccupazioni espresse da numerosi cittadini contrari alla sua realizzazione”. Così una nota che è stata inviata al primo cittadino con riferimento all’installazione di via Ammiraglio Rizzo.
“In particolare, rileviamo che l’amministrazione ha completamente ignorato le rimostranze avanzate dai residenti, che, da tempo, avevano sollevato dubbi circa l’impatto della nuova antenna sulla salute pubblica e sul benessere della comunità – è scritto nel documento – Non solo non è stata presa in considerazione la nostra posizione, ma è stata anche trascurata la questione fondamentale della salute dei cittadini, con il rischio di danni derivanti dalle radiazioni elettromagnetiche, ampiamente documentati da vari studi scientifici. Inoltre, è incomprensibile come l’amministrazione non abbia tenuto conto di un aspetto cruciale: le antenne 5G vengono generalmente collocate in posizioni sopraelevate rispetto alle abitazioni, in modo da ridurre l’esposizione diretta della popolazione. La scelta di posizionare questa antenna sotto le abitazioni, in una zona centrale e ad alta densità abitativa, appare quindi anomala e particolarmente preoccupante. La vicinanza della nuova antenna alla principale via della città, frequentata quotidianamente da migliaia di cittadini, aumenta ulteriormente il nostro allarme”.
Il comitato, quindi, esprime il proprio disappunto per la decisione unilaterale presa dall’amministrazione senza un adeguato coinvolgimento della cittadinanza. “La mancanza di trasparenza e di dialogo con i residenti non fa che aumentare la sfiducia nei confronti delle istituzioni locali e delle scelte politiche che dovrebbero invece tutelare i diritti e la salute della comunità – conclude la nota – chiediamo pertanto un’immediata revisione della decisione e la convocazione di un incontro pubblico aperto a tecnici ed esperti del settore per discutere della situazione e valutare insieme soluzioni alternative che possano conciliare le esigenze tecnologiche con la salvaguardia della salute dei cittadini”.