Una esibizione magistrale. Ancora un concerto che ha saputo toccare, nel profondo, l’animo del numeroso pubblico presente. La rassegna del Festival organistico internazionale di Ibla-Città di Ragusa ha conosciuto, sabato sera, un’altra tappa che rientra, a buon diritto, nel novero di quegli eccezionali concerti che stanno caratterizzando questa edizione ancora una volta allestita con sapienza dal direttore artistico, il maestro Marco D’Avola. E così i virtuosismi e la capacità di sapere gestire i vari registri dello strumento del duomo di San Giorgio da parte del maestro Pedro Alberto Sanchez, organista titolare del Real Monasterio El Escorial di Madrid, si sono trasformati in una occasione più unica che rara di ascoltare brani di pregevole fattura.
E non è un caso che i presenti abbiano con entusiasmo chiesto il bis, più volte, al concertista. Il maestro Sanchez ha eseguito brani di Caballines, Soler, Bach, Morandi e Bovet, con il suo Salamanca, creando una atmosfera di notevole suggestione che ha saputo coinvolgere gli spettatori e che, qualora ce ne fosse di bisogno, hanno dimostrato quanto questo percorso compiuto tra gli organi della città di Ragusa metta in evidenza un patrimonio secolare che vale la pena di essere valorizzato ancora più compiutamente. Un momento unico nel suo genere che ha saputo cogliere le essenze della poetica musicale di Sanchez, uno degli interpreti più straordinari tra quelli presenti in Europa, protagonista di musica colta e raffinata, il quale ha saputo cogliere nel segno. La manifestazione, intanto, continua e si conclude sabato con la cerimonia di gemellaggio con il festival organistico internazionale di Cracovia, in Polonia, programmata sempre al duomo di San Giorgio.