Riformata dalla Corte d´Appello di Catania la sentenza di primo grado del processo sui cosiddetti “cani assassini” di Punta Pisciotto a Sampieri, quelli che, tra l´altro, sbranarono e uccisero il piccolo Giuseppe Brafa (nella foto) di Modica. Ridotta la condanna all´ex sindaco di Scicli, Giovanni Ventincinque. In primo grado era stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione. In Appello è stato condannato a cinque anni e nove mesi. Confermata, invece, la sentenza nei confronti dell´anziano proprietario dei cani, Virgilio Giglio, a quattro anni e sei mesi di reclusione. I tre veterinari dell’Asp 7 Antonino Avola, Roberto Turlà e Saverio Agosta, che in primo grado erano stati assolti, ora sono stati condannati a cinque anni e un mese di reclusione ciascuno.
Il processo scaturì dai drammatici del 13 marzo 2009 tra contrada Pisciotto e la spiaggia di Sampieri. Il territorio ibleo balzò alle cronache nazionali ed estere per la morte del bimbo modicano di 10 anni Giuseppe Brafa, sbranato vivo mentre pedalava in bici da un branco di randagi, gli stessi che qualche giorno dopo avevano attaccato anche una ragazza che faceva jogging di buon mattino sulla spiaggia di Sampieri, sfregiandole il viso e lasciandole ferite di cui ancora oggi porta le cicatrici. Giovanni Venticinque, Virgilio Giglio e il comune di Scicli erano stati condannati dal Tribunale di Ragusa a risarcire le vittime che si erano costituite parti civili con una cifra astronomica: circa un milione 400 mila euro (fonte: Corriere di Ragusa).