Dopo l’attacco degli Stati Uniti all’Iran, il ministero dell’Interno ha diramato una direttiva urgente a prefetti e questori per rafforzare i controlli su obiettivi sensibili, tra cui le basi statunitensi di Niscemi e Sigonella, aeroporti e stazioni frequentate da turisti americani e membri della comunità ebraica.
Il comitato No Muos ha scritto una lettera ufficiale al sindaco e al Consiglio comunale di Niscemi, esprimendo “profonda preoccupazione per il rischio che il territorio venga trascinato in uno scenario bellico”. Il timore è che infrastrutture come il Muos di Niscemi — nodo strategico per il coordinamento militare Usa — possano diventare obiettivi militari diretti in caso di ritorsioni da parte dell’Iran o di suoi alleati.
Niscemi e Sigonella diventano così epicentro di tensioni globali, mentre la popolazione si ritrova esposta a pericoli reali senza essere mai stata consultata. “Siamo coinvolti in guerre mai dichiarate ufficialmente dallo Stato italiano”, denuncia il comitato.
Il comitato chiede al Comune di rendere pubbliche le valutazioni sul rischio attuale e di chiarire se esistano piani d’emergenza per proteggere i cittadini. “Il silenzio delle istituzioni — scrivono — è inaccettabile di fronte a una minaccia crescente”.