Il primo aprile del 2021 avrebbe commesso il reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate ai danni di un commissario dalla polizia locale di Comiso. Un comisano di 59 anni è finito sotto processo davanti al Tribunale monocratico di Ragusa. La parte offesa si è costituita parte civile con l’avvocato Massimo Garofalo. Davanti al giudice Giovanni La Terra nel corso dell’ultima udienza dedicata all’istruttoria dibattimentale sono stati sentiti i testimoni citati dalla Procura. Poi rinvio per la discussione al 12 gennaio 2026. L’imputato è difeso dall’avvocato Stefania Tuvè.
Per l’accusa l’imputato era stato invitato a spostare il suo furgone posteggiato nell’area riservata alla sosta dei pullman ma si era opposto per poi minacciare il commissario della polizia locale e quindi colpirlo con un calcio alla coscia sinistra e, dopo essersi liberato della presa di un vice brigadiere ed un agente scelto intervenuti, con un pugno al fianco sinistro, causando ferite giudicate guaribili in 20 giorni. Nel dettaglio si tratta di un trauma contusivo all’emitorace sinistro con infrazione di due costole e di un trauma contusivo alla coscia sinistra. Il tutto per impedire all’allora commissario della polizia municipale di Comiso di procedere alla formale contestazione dell’illecito amministrativo. Il decreto di citazione a giudizio è stato disposto dal sostituto procuratore Marco Rota davanti al giudice Elio Manenti. Prima udienza il 14 giugno 2022.