Immagini, musica, cinema e teatro, fili di un telaio che trovano la loro trama nel lento tessere della parola di Gesualdo Bufalino. Il suo stile, ricco e puntuale, lirico e aulico, sotto la regia della Fondazione Gesualdo Bufalino, guida gli eventi della quinta edizione del festival “L’ingegnere di Babele”, che si conferma come spazio vivo di traduzione e trasformazione continua dell’universo bufaliniano. Un festival capace di attraversare generi, linguaggi e forme d’arte per restituire lo scrittore comisano nella sua inesauribile complessità, in delicato equilibrio tra luci e ombre, forza e fragilità. Tra gli appuntamenti in programma, venerdì 27 giugno alle ore 19.00, l’inaugurazione della mostra d’arte “Poesia del visibile. Bufalino per Guccione”, presso la Galleria FGB della Fondazione. Organizzata in occasione del 90° anniversario della nascita di Piero Guccione, la mostra è un omaggio intenso e poetico che celebra il profondo legame umano e intellettuale tra i due artisti siciliani, attraverso quindici opere tra oli, pastelli e grafiche, provenienti da collezioni private, e un ricco apparato documentario – lettere, appunti manoscritti, dattiloscritti – proveniente dal Fondo Gesualdo Bufalino e dall’Archivio Piero Guccione. Il percorso espositivo si ispira a quattro scritti di Bufalino dedicati al pittore, la cui opera fu definita “mistero in piena luce”, e testimonia una stima artistica profonda intrecciata a un’amicizia duratura. “Poesia del visibile. Bufalino per Guccione” sarà visitabile fino al 31 luglio, ed è arricchita da un’esperienza immersiva: al termine del percorso, grazie a un QR code, i visitatori potranno ascoltare la voce di Bufalino registrata durante la trasmissione Radio Rai “Paesaggio con figure. Testimoni e interpreti del nostro tempo”, andata in onda il 10 gennaio 1993 e interamente dedicata al pittore sciclitano.
Durante la serata inaugurale sarà inoltre presentato un volume che raccoglie gli scritti di Bufalino su Guccione. La mostra è realizzata in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione e Lo Magno arte contemporanea. Il viaggio nella multiforme costellazione bufaliniana continuerà sabato 28 giugno alle ore 21.00 con la presentazione della seconda parte del docufilm “Un proscenio di pietre rosa”, diretto da Andrea Traina, regista e autore di diversi progetti dedicati a Bufalino. Dopo l’ottima accoglienza della prima parte presentata nella scorsa edizione della manifestazione, il pubblico potrà ora proseguire il viaggio nei luoghi più intimi e simbolici che hanno segnato la vita e l’opera di Bufalino. Un’opera che è al tempo stesso mappa emotiva, testimonianza visiva e dichiarazione d’amore per la lingua, la luce e la terra bufaliniane. Alla serata parteciperà anche l’attore Gaetano Aronica, che con reverenza ha ripercorso gli stessi paesaggi dello scrittore comisano per prepararsi a incarnarne la figura nel docufilm “Sulle soglie della notte”, diretto sempre da Traina e presentato in anteprima alla scorsa edizione del festival “L’ingegnere di Babele”. Domenica 29 giugno, alle ore 21.00, sarà invece il teatro a dare voce a Bufalino con lo spettacolo “Dicerìe”, interpretato dall’attore Giovanni Arezzo, con musiche dal vivo di Giorgia Faraone. Un reading musicale che attraversa le parole più incisive e intime dello scrittore, in un intreccio di suono e parola che scava nel senso più profondo della sua scrittura. La sua prosa è un continuo interrogare il linguaggio, esplorarne le ambiguità e le infinite potenzialità espressive. Giovanni Arezzo, con grande sensibilità scenica, ne restituirà le sfumature, mentre Giorgia Faraone ne amplificherà ogni vibrazione con la musicalità della sua voce, accompagnata da synth e loop station. Passando da un testo all’altro, da un capolavoro all’altro, senza soluzione di continuità, sarà come assistere a una particolare jam session jazz.
Intanto stasera, mercoledì 25 giugno alle ore 21.00, sarà la volta del reading musicale “Lamento del facile cuore” con protagonisti Sebastiano Molè al flauto, Salvatore Schembari al clarinetto, Giovanni Maria Schembari al corno di bassetto, con musiche di Giovanni Simone Mayr, e la voce recitante di Lella Lombardo, che interpreterà testi bufaliniani. Un evento poetico e raffinato, che segna un ulteriore punto d’incontro tra musica e letteratura nel segno del grande Maestro.
Il Festival “L’ingegnere di Babele” 2025 è sostenuto da Assemblea Regionale Siciliana, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Comune di Comiso, Camera di Commercio del Sudest, e dagli sponsor Banca Agricola Popolare di Sicilia e Agriplast SpA di Vittoria. Gli eventi si svolgeranno a Comiso, presso la Fondazione Gesualdo Bufalino (Piazza delle Erbe 13). L’ingresso è gratuito.