Il diabete è una malattia cronica, degenerativa. Che può portare gravi complicanze. Oltre tre milioni e mezzo di persone in Italia hanno il diabete di tipo 1 o di tipo 2. Nel mondo 387 milioni sono le persone con il diabete. Entro il 2035 questa cifra salirà a 592 milioni La maggior parte delle persone con il diabete ha una età compresa tra i 40 e i 59 anni. Ecco perché ogni anno l’Aiad onlus di Ragusa, con la Fds, promuove la settimana del diabete. Prevenire è fondamentale. E quest’anno la presidente dell’Aiad, Gianna Miceli, ha allestito una task force di rilievo. Perché sensibilizzare non è mai abbastanza. Per evitare il diabete di tipo 2 e le sue complicanze occorre informarsi, mantenere uno stile di vita sano, controllarsi. In una parola scegliere di stare bene. Mentre il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che colpisce soprattutto bambini e ragazzi. Per riconoscerlo: sete intensa, urinazione frequente, sonnolenza. Una diagnosi tempestiva può salvare la vita e la salute di ciascuno dei nostri figli. A fare squadra con Gianna Miceli, così come messo in evidenza durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative che caratterizzeranno la settimana del diabete, don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, il medico Raffaele Schembari, Chiara Iacono di Medical Supporti, il presidente dell’Uic, Salvatore Albani, con il già presidente Giovanni Arestia, Antonio Merli dell’associazione Amunì, Antonella Micieli referente dell’Itca Fabio Besta. “Soltanto attraverso la prevenzione e i controlli – sottolinea Gianna Miceli – si può sperare di invertire la tendenza. Anche a Ragusa e in provincia occorre operare con maggiore determinazione sebbene molto spesso non riusciamo a soddisfare la richiesta di prevenzione che ci arriva dai cittadini”. “La patologia diabetica – ha aggiunto Chiara Iacono – spesso è silente, soprattutto per quanto riguarda il piede. Il piede in generale è un anello posturale fondamentale di apertura al mondo perché quando noi camminiamo ci accorgiamo di una determinata sensibilità. Al contrario, il diabetico non avverte questa sensibilità. Nel momento in cui il piede si ferma, per piccole problematiche, piccole lesioni, il paziente non può camminare e da lì si ingenerano problemi metabolici, legati anche al peso. L’attenzione pure al piede, che noi portiamo avanti da più da dieci anni, con un controllo dinamico dell’appoggio dello stesso, grazie a delle tecnologie che ce lo consentono, ci permette di prevenire o gestire, eventualmente, queste piccole ferite”. La settimana di informazione e prevenzione è in programma dall’8 al 15 novembre mentre il 14 cade l’appuntamento della giornata mondiale del diabete L’8 novembre a Chiaramonte alle 10 ci sarà un incontro con gli studenti della scuola media Guastella a cui farà seguito uno screening glicemico. L’11 novembre alla sala Avis di Ragusa, alle 16, è in programma una tavola rotonda sul tema “Dall’occhio al piede”. Il 12 è previsto lo screening glicemico e la passeggiata dell’associazione Amunì dalla sede di via Galielo Ferraris a partire dalle 15,30. Quindi alle 17 lo screening glicemico al centro commerciale “Le Masserie” di Ragusa. Il 13 novembre alle 10 in piazza Duca degli Abruzzi a Marina di Ragusa lo screening glicemico e la passeggiata con l’associazione “Siemu a peri”. Il 14 novembre, alle 10, l’incontro con gli studenti dell’istituto tecnico Fabio Besta di Ragusa e lo screening glicemico. Il 15, alle 10, l’incontro con gli studenti del Besta della sezione staccata di Santa Croce Camerina a cui farà seguito lo screening glicemico.
(nella foto da sinistra Schembari, Iacono, Albani, Miceli, don Occhipinti, Arestia, Merli, Micieli)