Concluse indagini sullo sbarco di 630 migranti avvenuto mercoledì. Altri due scafisti sono stati fermati dalla polizia, uno è minorenne. Grazie all’incessante lavoro degli investigatori è stato possibile raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del maggiorenne Douf Abdoulan, nato in Senegal del 1980 e L.O. nato in Gambia di 16 anni.
Ancora una volta centinaia di persone sono state affidate a scafisti che si improvvisano tali pur di non pagare il viaggio o di guadagnare qualche centinaio di dollari. In questo caso addirittura hanno impiegato nuovamente un minorenne di soli 16 anni. Le condizioni del mare erano proibitive ed il ragazzino al timone non sapeva cosa fare, queste le dichiarazioni dei migranti che hanno aggiunto di essere vivi per miracolo.
Gli investigatori sono sempre pronti ad iniziare indagini su eventuali sbarchi che si registreranno sulle coste iblee, così come gli interpreti che quotidianamente svolgono un prezioso lavoro accanto alla Polizia.
Le attività di indagine hanno confermato che pure questa volta i gommoni sono salpati tutti insieme dalle coste libiche per giungere in Italia attraverso le coste siciliane.
Tutti i migranti hanno raccontato di aver attraversato i paesi del centro Africa per raggiungere il nord ed imbarcarsi per l’Italia con il solito sistema di chiamare i soccorsi non appena superate le acque territoriali libiche.
Nel 2016 sono 36 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.