Vi chiediamo scusa. Come sempre ci siamo presi in giro. Ogni anno, alla vigilia di Ferragosto, gli appelli alla prudenza, alla buona creanza, al mantenimento di un limite minimo di civiltà si sprecano. Poi, passano le giornate clou, la vigilia soprattutto e il 15, e, come sempre, viene stilato una specie di “bollettino di guerra”.
E allora ci chiediamo: ma dove sono finiti i buoni propositi? Dov’erano tutte le forze dell’ordine che avevano promesso uno schieramento senza eguali per evitare che si verificasse quello che puntualmente si è ripetuto, vale a dire tende in spiaggia, immondizia buttata sulla sabbia, falò più o meno ardenti? Dove sono andate a finire le persone di buona volontà e di buona creanza? Ma davvero il 15 agosto, ogni volta, bisogna risvegliarsi con gli arenili che, da Marina di Modica a Scoglitti, passando per Sampieri e in qualche tratto anche a Marina di Ragusa, sebbene sia stata meno colpita dal fenomeno, sembrano devastati dal passaggio di orde barbariche? Ma allora perché questo prendersi in giro se poi nessuno fa quello che deve fare? Se le forze dell’ordine non si premurano di controllare e se gli avventori dei lidi non si preoccupano di garantire un minimo di civiltà? Forse è inutile starsela a prendere più di tanto. Forse questi siamo e questo ci meritiamo.
Una cosa è certa. E cioè l’inutilità degli appelli che, ogni anno, sono lanciati i giorni immediatamente precedenti il Ferragosto. Ormai abbiamo compreso che non servono a nulla. Tutti fanno quello che gli pare. E, per questo, ognuno di noi dovrebbe chiedere scusa. E siamo proprio noi a cominciare.