Quando le denunce servono. Parola del comitato “Randello libera” che, da mesi ormai, si è intestato una battaglia per fare in modo che uno dei tratti di spiaggia più incontaminati del litorale ibleo possa rimanere tale. E allora, qualche settimana fa, un video-denuncia ha lanciato l’allarme sul penoso stato in cui versava la parte dunale e retrodunale dell’area Sic ricadente nel demanio forestale, in particolare nella parte ovest di Randello. Uno scempio causato da una vera e propria discarica a cielo aperto di tubi d’irrigazione in plastica (ormai in stato di pericoloso degrado) giacenti sopra e sotto le finissime dune. Apparentemente la denuncia sembrava non aver avuto seguito, chi doveva sentire, in primo luogo il soggetto titolare del Piano di gestione dell’area Sic e poi l’Amministrazione comunale di Ragusa (che il comitato aveva cercato di interessare direttamente, scrivendo direttamente all’assessore all’Ambiente) hanno bellamente fatto finta di non sentire o di non capire.
“Tuttavia – sottolineano i componenti del comitato – chi ricopre incarichi pubblici non può sempre far orecchio da mercante e qualche volta, quando la patata è bollente, o la sabbia scotta, è costretto, volente o nolente, ad intervenire e a metterci una pezza. Forse è proprio per questo che, di colpo, quando meno ce lo aspettavamo, ci sono pervenute diverse segnalazioni e foto di cittadini che ci informavano che l’azienda forestale si era mossa (meglio tardi che mai a questo punto) e stava effettuando un’azione di bonifica proprio in quell’area. Chili di tubi , alcuni in stato di decomposizione , sembra siano stati sfilati da sotto le dune; mezzi e uomini sono stati massicciamente impegnati in questo duro lavoro di bonifica ed il copioso materiale di risulta è stato stoccato all’esterno dei capannoni dell’azienda forestale stessa. Evidentemente, grazie al nostro video-denuncia, qualcosa si è mosso sotto le dune”.
Per il comitato, però, la partita è tutt’altro che chiusa. “Adesso – aggiungono – vogliamo sapere se tutta l’area interessata da questo scempio è stata completamente bonificata. In queste ore saremo a Randello per verificare lo stato dell’arte in quella porzione dell’area Sic ricadente all’interno del demanio forestale ed invitiamo tutta la cittadinanza (macchina fotografica al collo) a fare la stessa cosa. La presenza attiva, attenta e determinata dei cittadini è sicuramente la garanzia migliore per la difesa del bene comune (spesso più efficace di quella che funzionari pubblici congruamente retribuiti dovrebbero essi stessi garantire)”.