La Polizia di Stato ha arrestato il proprietario di una “drogheria” in pieno centro a Ragusa. Fuori da casa giovanissimi clienti in fila, dentro altri contrattavano e due ragazzine di 14 anni avevano appena concluso l’acquisto. Gli ordini arrivavano anche via WhatsApp. Volendo, si poteva chiedere la consegna a domicilio o addirittura fumare li in casa.
La Polizia di Stato, grazie ad una fulminea ma complessa operazione portata a termine ieri sera dalla Squadra Mobile e dalla Squadra Volanti, ha proceduto all’arresto di CASSISI Nuccio nato a Vittoria nel 1989 e residente a Ragusa ed alla denuncia di C.A. di anni 20 e M.H. polacco di anni 21 entrambi residenti a Ragusa per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver venduto hashish e marijuana a due ragazzine di appena 14 anni.
Diversi genitori, preoccupati per lo strano comportamento dei figli che si volevano recare in centro da soli senza mai essere accompagnati o per le cartine trovate negli zaini di scuola o ancora per quell’incessante richiesta di piccole somme di denaro, si sono rivolti alla Polizia di Stato chiedendo aiuto e di monitorare i propri figli proteggendoli. Appresa la notizia, poliziotti in borghese e Volanti della Polizia appuravano che effettivamente in Via Martorana, a pochi passi da Piazza San Giovanni luogo di ritrovo dei giovani ragusani, vi era un gran via vai di persone, ma tutto sembrava normale in quanto li vi abitano due giovani fratelli che ogni tanto organizzano dei festini, così come raccontato da alcuni informatori della Polizia. Sabato pomeriggio alle ore 15.00 gli agenti in borghese della Squadra Mobile iniziavano un servizio di appostamento ed osservazione dell’immobile oggetto di interesse investigativo.
Neanche dopo un’ora di servizio i primi giovani si recavano a bussare alla porta, quindi gli agenti della Squadra Mobile congiuntamente ad una Volante che si trovava già pronta per il blitz facevano irruzione in casa procedendo all’identificazione di tutti i presenti. Tra i presenti due giovanissime ragazze di 14 anni motivo che ha spinto i poliziotti a convocare subito i genitori in Questura che preoccupati sono immediatamente accorsi collaborando con i poliziotti facendo ammettere le proprie responsabilità alle figlie.
LA PERQUISIZIONE
In considerazione del nervosismo dei giovani presenti e della droga rivenuta si procedeva alla perquisizione dell’immobile e dei giovani attività che ha permesso di sequestrare quasi 200 grammi di hashish e marijuana. La droga era ovunque, hashish e marijuana nei cassetti, sotto il letto, in cucina, negli armadi, disseminata da tutte le parti per evitare controlli di Polizia a sorpresa, ma questo non ha di sicuro scoraggiato gli agenti che con una minuziosa attività di ricerca hanno trovato ogni dose.
Nel locale di ingresso adibito a soggiorno/cucina venivano rinvenute due dosi di hashish, nel cassetto delle posate del mobile veniva rinvenuto un sacchetto di cellophane contenente nr. 20 dosi di marijuana e 20 dosi di hashish. Tutta la sostanza stupefacente era stata accuratamente suddivisa in porzioni e confezionata pronta per la vendita. All’interno di un altro cassetto dell’armadio vi era un taglierino con tre lame intrise di sostanza stupefacente, utilizzato per confezionare. Nello stesso mobile venivano rinvenuti nr. 4 bilancini di precisione di varie marche e dimensioni.
Nello sportello superiore vi era un contenitore in plastica al cui interno vi erano 5 pezzi di sostanza stupefacente del tipo hashish ancora da tagliare ed una piccola sciabola, tipo KATANA giapponese, con la lama sporca di hashish. All’interno di un mobile della camera da letto vi era un grosso pezzo di hashish ed un sacchettino in cellophane con nr. 9 stecche già confezionate per la vendita. Preoccupante il rinvenimento di un cubetto di mannitolo, sostanza utilizzata per il taglio di eroina e cocaina, difatti le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento di Cassisi e dei suoi complici anche in altre attività di spaccio. Ultimata la perquisizione dei giovani presenti, venivano individuati 3 acquirenti che ammettevano di essersi recati li per comprare droga difatti uno di loro aveva occultato hashish negli slip e le due ragazzine avevano messo la droga nel reggiseno.
LE RESPONSABILITA’ PENALI E AMMINISTRATIVE
Le indagini condotte dagli investigatori e l’intervento diretto ed immediato della Polizia di Stato ha permesso di porre fine ad un’attività di spaccio di droga molto preoccupante, visto che i clienti erano tutti giovanissimi, la maggior parte dei quali ancora minorenni. Al termine dell’operazione, Cassisi è stato condotto in carcere dopo i rilievi fotografici della Polizia Scientifica e gli altri complici sono stati denunciati solo era già trascorsa la flagranza in quanto l’attività di Polizia Giudiziaria ha permesso di appurare che ore prima i due avessero venduto ad altri due minori della droga. Non cambiano le responsabilità, Cassisi e soci risponderanno dello stesso reato, detenzione ai fini di spaccio con l’aggravante di aver ceduto droga a minorenni. Gli acquirenti invece, incorreranno in sanzioni amministrative.