“La salute in tempo di Muos”: è stato questo il tema dell’incontro-dibattito che si è svolto ieri sera nei locali del giudice di pace a Chiaramonte Gulfi, organizzato dal comitato cittadino apartitico ChiaramonteSottoAttacco presieduto da Salvatore Paravizzini. ChiaramonteSottoAttacco è un comitato spontaneo di cittadini nato circa 3 mesi fa, a cui hanno aderito già 700 persone e porta avanti battaglie inerenti la salute dei cittadini. Particolarmente partecipata e seguita dal numerosissimo pubblico intervenuto l’intera serata che è iniziata alle 17.00 ed è terminata alle 20.30 circa. Durante l’incontro, si sono susseguiti gli interventi di diversi ospiti: il dottor Rino Strano, referente WWF Sicilia per il Muos, nonché relatore dello studio effettuato sul Muos insieme ai dottori Coraddu e Zucchetti. Tale studio, è stato anche depositato in Senato. Presente anche Andrea Dell’Agli, attivista No Muos Vittoria e Fare Verde Vittoria. E’ intervenuto anche il giornalista Paolo Borrometi, direttore del quotidiano “La spia” e corrispondente dell’agenzia AGI. Ha aperto i lavori il sindaco Vito Fornaro, mentre ha moderato gli interventi Salvatore Paravizzini che, durante l’apertura, ricorda alla platea anche un’altra tematica scottante che in questo momento sta interessando la Sicilia: le 18 trivellazioni che partono da Capo Passero e arrivano fino a Licata. Inoltre, Paravizzini aggiunge: “Il diritto alla salute è fondamentale per ogni cittadino. Il Muos è un sistema militare americano che è stato installato contro ogni legge. No Muos Sicilia ha intentato la causa e si aspetta a giorni la sentenza del TAR di Palermo proprio perché non è stato rispettato il principio di precauzione, ovvero quel principio secondo cui si deve dimostrare che un sistema, se installato, non deve essere dannoso per la salute”.
ll sindaco Vito Fornaro, dichiara: “Poter parlare di questo tema è un’opportunità. Quello che si evince è che siamo espropriati del nostro territorio. Io e altri sindaci ci siamo attivati per bloccare questa cosa, anche per i No Triv. La politica è andata in corto circuito: gli amministratori locali non sono ascoltati né dalla Regione né dallo Stato. Si consente in zone straordinarie di costruire tutto, senza che sia nessun blocco da parte delle autorità competenti. I grandi mass media, inoltre, non sembra che si siano occupati troppo della questione”. Andrea Dell’Agli, riagganciandosi al discorso di Fornaro e in evidente polemica con il sindaco di Vittoria, precisa: “Non è vero che tutti i sindaci si sono occupati della cosa, perché oggi siamo noi attivisti ad esserci sostituiti ai sindaci. Oggi, il Muos è già attivo e questo si sapeva già dal 2007. I sindaci ci hanno venduto, come tutto il resto della politica. Quante volte si fanno le passerelle con i No Muos e i No Triv e poi in concreto non fanno nulla? Oggi, visto che siamo allo smantellamento totale, solo i sindaci possono ancora fare qualcosa”.
Anche il dottor Rino Strano, interviene: “Desidererei che il sindaco di Vittoria organizzasse un incontro come questo di stasera”. Fornaro, precisa: “Non entro nel merito di cosa faccia il sindaco di Vittoria. Noi le manifestazioni le abbiamo sempre sostenute evitando le passerelle. E’ un bene che la città venga coinvolta e che da parte nostra non vi sia reticenza. Da parte mia c’è massima disponibilità. Possiamo elaborare anche delle proposte insieme”. Subito dopo questi primi interventi, è stato proiettato un cortometraggio realizzato da Sentinelle di Gaia Onlus e ChiaramonteSottoAttacco, per la regia di Peppe De Caro. Lo scopo del corto era quello di lanciare un messaggio: le nuove generazioni devono combattere affinchè il bene più prezioso, la terra, non vada perduto.
GLI INTERVENTI: PAOLO BORROMETI
Subito dopo la proiezione del corto, è intervenuto il giornalista Paolo Borromenti, direttore del quotidiano “La spia” e corrispondente Agi. In particolare, Borromenti si è soffermato sul rapporto fra mafia, Muos e territorio e sul ruolo fondamentale dell’informazione: “Laddove c’è informazione c’è un popolo migliore. No Muos è una battaglia per la libertà. Il sindaco di Chiaramonte ha preso una posizione netta rispetto ad altri suoi colleghi e di questo dobbiamo prenderne atto. Il Muos e le trivellazioni peseranno sulle generazioni future”. Inoltre, dichiara: “Io ricordo che il 7 luglio a Sampieri, la senatrice Padua si era impegnata, fino poi a firmare il decreto Sblocca Italia che prevede proprio le trivellazioni. Decreti camuffati sempre da nomi mediatici. Ho lodato l’azione di Crocetta in campagna elettorale. Ad oggi, ho riscontrato tutt’altro. La gente lo deve sapere: promettere e poi non mantenere è la più grave mancanza di rispetto. Il Muos è lo specchio della mafia di oggi ed è una storia che continua. La prima trattativa che gli americani hanno fatto in Sicilia, dopo la guerra, è stata con la mafia. Il Muos è un’altra trattativa”. Borrometi, infine, analizza anche la “stranezza” della nostra Provincia: “Questo è un territorio strano. Si può ammazzare alle 18.30 di una domenica sera senza che nessuno s’indigni. Si ammazza un boss della ‘ndrangheta senza che nessuno si chiede perché”.
L’INTERVENTO DI ANDREA DELL’AGLI
Andrea Dell’Agli, attivista No Muos e Fare Verde Vittoria, durante il suo intervento ha cercato di sensibilizzare la platea a quelle che vengono definite da più parti “battaglie di civiltà” e spiega: “Spegnete la tv, accendete il cervello e aprite il cuore. La nostra è una società lobotomizzata, perché nonostante abbiamo a disposizione migliaia di informazioni non facciamo nulla. Perché se sparo ad una persona è reato e invece se costruisco un sistema di onde elettromagnetiche no? Le parole “bene comune” significano tutto. Forse, molti politici non hanno bene in mente questo concetto. Dipende solo da noi trovare l’orgoglio, solo così avremo una minima possibilità di cambiare le cose”.
Subito dopo l’intervento di Dell’Agli, è stato proiettato una video intervista rilasciata al “Fatto Quotidiano” da un cittadino chiaramontano, Salvatore Ferlito, a cui nel 2004 è stata riscontrata una leucemia mieloide cronica dopo aver prestato servizio militare alla base di Niscemi. Durante l’intervista, Salvatore Ferlito riferisce un dato interessante: gli italiani che presidiavano le antenne avevano solo la tenda da campo ed erano privi di particolari protezioni. Gli americani, invece, giravano con i mezzi blindati e avevano i bunker. A fine intervista, Ferlito dichiara: “Io mi sento abbandonato dalle istituzioni, come tutti i militari che si sono ammalati”.
L’INTERVENTO DEL DOTTOR RINO STRANO
L’intervento più corposo della serata è stato senza dubbio quello del dottor Rino Strano. Il suo intervento si apre con una dichiarazione d’intenti: “Noi non siamo né contro gli Americani, né con un particolare partito politico. Noi difendiamo solo la nostra salute e vorremmo avere molta fiducia nei sindaci”. Il dottor Strano, oltre ad essere il referente regionale WWF Sicilia e Muos è anche il consulente scientifico del movimento No Muos. Durante l’intervento, viene spiegato nel dettaglio in che cosa consiste esattamente il Muos: “Dal 1991 ci sono in quell’area 96 mega antenne che fanno parte dell’U.F.O. (Ultra High Frequency Follow-On). Queste antenne verranno sovrastate dal Muos che in totale è costituito da 46 antenne, lunghe quasi 80 metri. Le loro frequenze attraversano gli oceani e sono capaci di mettere in contatto l’intero globo. Le frequenze, che sono altissime, inquinano tutto. Si parla, infatti, di inquinamento elettromagnetico. Il Muos coinvolge una frazione di territorio che comprende proprio le cittadine iblee e in particolare Chiaramonte che si trova proprio su una delle linee di frequenza. Le 46 antenne coinvolgono tutta la Sicilia, ma il Muos, in particolare, interessa proprio il nostro territorio. Il Muos è stato installato per volere della Marina Militare Statunitense: 5 satelliti girano intorno alla terra e le stazioni Muos servono a trasmettere dei dati al sistema di comando. I militari, in questo modo, possono ricevere in tempo reale le informazioni. La stazione di comando del Muos che si trova in Virginia, tramite i droni, può controllare tutto il mondo. Questa non è fantascienza, ma è quello che succede tutti i giorni, ad esempio, in Siria. Si tratta di una vera e propria guerra fatta a distanza tramite un joystick”.
Ma il Muos esiste solo a Niscemi? Strano, spiega: “Esistono altre tre postazioni: Chesapeake, in Virginia, Geraldton in Australia e Wahiawa nella Hawaii. Il fatto è che queste sono tutte zone desertiche, mentre da noi le parabole sono molto basse e puntate verso le città. Le parabole sono larghe 18 metri, anche se in realtà il Muos doveva essere costruito a Sigonella ma non si è potuto fare perché innescava, letteralmente, gli ordigni militari e interferiva con il traffico aereo. E’ evidente che forse qui non avevano previsto l’apertura dell’aeroporto di Comiso”. Quali sono i principali danni che può provocare il Muos? Il dottor Strano, spiega: “La sughereta di Niscemi è stata praticamente abbattuta e c’è un’incompatibilità con la vita in generale. Il Muos usa la frequenza simile a quella di un forno a microonde. E’ come un grosso forno a microonde che provoca danni a seconda della distanza. Chiaramonte è davvero in pericolo: l’onda, infatti, è proprio su questa città, perché si trova sotto la sua traiettoria. I nostri studi, al momento, non hanno trovato smentita e sino ad ora nessuno mi ha querelato”. E le patologie? Anche in questo caso, il dottor Strano spiega: “Sono diverse le patologie legate all’elettromagnetismo, come il neurinoma acustico, tumore all’orecchio causato dal cellulare, malattie della tiroide, melanoma oculare, patologie del sistema nervoso, autismo e tumore ai testicoli. Noi chiediamo che venga applicato il principio di precauzione elaborato durante la conferenza di Rio de Janeiro del 1992 dalle Nazioni Unite, denominata “Earth summer”: di una sola cosa bisogna essere certi, cioè che non faccia male. Se una cosa non è garantita non deve essere messa in funzione”.
SCIE CHIMICHE ED EFFETTO HAARP
Il dottor Strano, a margine dell’intervento sul Muos, parla anche di scie chimiche ed effetto Haarp: “Fantascienza? No. Basta guardare il cielo. Le scie chimiche non sono quelle lasciate dagli aerei, piuttosto quelle che non si dissolvono, ma si espandono. Il Muos, non a caso, è stato definito il fratello minore dell’HAARP. Queste scie servono a diffondere metalli particolari che trasmettono l’elettromagnetismo e sono i droni a diffonderle. E i fumi non escono dai motori, ma da altre parti dell’apparecchio. A che servono? E chi è il mandante? La loro componente principale è il Fullerene che ha una struttura a tubo che può contenere e trasportare di tutto. Una malattia che nessuno conosce ma che è correlata alle scie chimiche è il morbo di Morgel”. Infine, il dottor Strano ricorda: “Il 25 novembre 10 avvocati si sono uniti e hanno denunciato la situazione Muos. Il TAR ha nominato un perito super partes, il professor D’Amore della Sapienza di Roma per esaminare le carte. D’Amore ha decretato che sono stati fatti studi superficiali da parte di enti e istituzioni. Alla fine, D’Amore ha dato torto agli Enti. Aspettiamo la sentenza del TAR a giorni”.