Per il gruppo Territorio è importante passare dalle parole ai fatti : a Palermo si è svolta la conferenza stampa di Greenpeace Italia per dire no alle trivellazioni nel canale di Sicilia. A supporto erano presenti anche il presidente dell’ANCI Regionale e il sindaco di Palermo, e molti altri uniti nella lotta per preservare il Mediterraneo dai possibili pericoli delle trivellazioni.
Le associazione, in merito al rischio ambientale, affermano che sarebbero una ventina le concessioni in fase di definizione per progetti di ricerca e coltivazione di compagnie petrolifere nella costa sud della Sicilia, da Marsala a Ragusa. Per fermare “le perforazioni nel mare Nostrum”, per Greenpeace, tocca ora ai sindaci agire per chiedere la revoca delle autorizzazioni.
A rafforzare questo impegno sono arrivate le parole di Giannì, presidente regionale dell’ANCI, il quale esorta i Comuni Siciliani, i quali già due anni fa si sono schierati contro le trivelle, a prendere una nuova posizione.
Pertanto, il gruppo di Territorio chiede che, al di là delle semplici adesioni verbali, il Sindaco di Ragusa Federico Piccitto intervenga in modo chiaro e deciso su questa vicenda.
‘’Non basta aderire in modo estemporaneo e sulla scorta delle sollecitazioni che arrivano dalle associazioni, ma diventa necessario un atto ufficiale da parte della Giunta rispetto a queste nuove richieste di trivellazione in mare. Il sindaco pentastellato e i grillini avevano mostrato un evidente interesse ed erano pronti ad intraprendere un’ardua battaglia insieme alle associazioni per contrastare ogni azione nel difendere il nostro mare. Ma, fino ad oggi, di fatto, nessun atto in Giunta manifesta la propria contrarietà alle trivellazioni petrolifere off-shore nel territorio ragusano.
Si chiede, allora, massima chiarezza dall’Amministrazione comunale, con un atto ufficiale della Giunta e preferibilmente con un Consiglio comunale aperto’’.