25 giugno 2014, ore 16,30 migliaia di persone seguono la bara di Salvatore Giarratana per un ultimo saluto presso la cattedrale di San Giovanni a Vittoria.
….e Salvatore non c’è più!
Sembra incredibile che si possa sparire così.
Oggi sorridi, sogni, fai programmi, ti arrabbi e poi in un attimo non ci sei più. Lasci tutto quello che hai amato, tutto quello per cui hai sudato un’intera vita senza avere il tempo neanche di credere che stai morendo. Scusate la crudità di questi pensieri che sorgono spontanei dalla dipartita improvvisa per infarto di Salvatore Giarratana. Definirlo ristoratore è riduttivo, lui era piuttosto un creativo, un collezionista di bellezza e cultura senza intellettualismi, seguiva la filosofia della pratica e della realizzazione concreta di ogni cosa pensasse, le sue idee sono state lungimiranti e d’avanguardia, non sbagliando mai un colpo. La sua forza era la sua presenza, dove c’era arte, teatro, musica, letteratura, poesia, moda o design era presente con la sua cucina, collaborando, sponsorizzando, trascinando e lasciandosi trascinare, rischiando e giocando con la sua ammirevole positività. Conosceva la società e quello che poteva fare per ri-crearla. Salvatore Giarratana definito Turi u pazzu aveva una lucida schiettezza e un bisogno espressivo che si esplicita attraverso la scrittura, pensieri o moniti, istruzioni o indicazioni cinicamente ironiche erano in effetti affettuose dichiarazioni del suo essere e del suo esistere. «La verità oltre le nuvole» è infatti il titolo di un vero e proprio libro scritto da Lui.
….Salvatore non c’è più ma migliaia di persone stanno parlando di lui e lo stanno pensando.
…è difficile non farlo….è difficile accettarlo….sarà impossibile dimenticarlo.
Ciao Turi e grazie!