Fermati altri due scafisti: anche loro facevano parte dello stesso “carico” di essere umani del giovane eritreo ucciso dai libici, anche se sono arrivati in spiaggia su due gommoni diversi: alla partenza, infatti, i passeggeri sono stati separati. La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – in collaborazione con la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Modica, ha eseguito il fermo di OMAR Ceesay, nato in Gambia nel ‘95 e BAH Aliou, nato in Gambia nel ’95, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per trarne ingente profitto in associazione con altri. Gli arrestati hanno condotto dalle coste libiche a quelle italiane un fatiscente gommone carico di 108 migranti provenienti dall’Eritrea, Mali, Nigeria, Etiopia e Sudan. I fatti sono ormai noti: il 6 maggio la fregata “Scirocco” della Marina Militare italiana ha soccorso due gommoni al largo delle coste di Pozzallo: il primo aveva a bordo 110 migranti, di cui 81 uomini, 17 donne e 11 minori. Il secondo gommone soccorso aveva a bordo 103 migranti, di cui uno senza vita (l’eritreo 25enne massacrato a colpi di bastone).
Le attività d’indagine iniziate sin dal momento dello sbarco, sono durante 30 ore consecutive.
Dalle indagini è emerso con certezza che i migranti dei due gommoni soccorsi ed oggetto d’indagine sono partiti tutti dallo stesso capannone in Libia e tutti insieme erano stati trasportati in spiaggia sui furgoni per poi proseguire a piedi per più di 10 km al fine di eludere eventuali controlli.
Tutti sono stati picchiati senza alcun motivo in ogni momento della giornata.
Le indagini condotte dagli investigatori, hanno permesso di sottoporre a fermo di indiziato i responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di essersi associati con dei libici al momento ignoti, ovvero a coloro che hanno ucciso il giovane eritreo.
Al termine dell’Attività di Polizia, gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Ragusa disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Il medico legale ha già iniziato l’esame autoptico che conferma quanto già presunto con l’ispezione cadaverica fatta nei primi istanti. La famiglia è stata informata della tragica morte del giovane e sta dialogando con il Consolato per l’affidamento della salma.