Sempre presente, a Ragusa, per gli appuntamenti importanti, Guglielmo Epifani mostra di conoscere abbastanza profondamente la nostra realtàe le criticitA? del nostro territorio.
A lui abbiamo voluto rivolgere tre domande, al termine della conferenza stampa tenutasi nella sede di Art 1 MDP di Ragusa.
D: Quale pensa sia la ricetta giusta per far uscire Ragusa e il suo territorio dalla marginalitA?, in questo periodo di crisi?
R: Non sarei pessimista, ho visto crescere questo territorio, sta rialzando piano piano la testa, turismo, la vocazione ambientale, paesaggistica, il barocco, Montalbano, vedo che il traino di questi elementi sta crescendo.
Ci sono dei nodi da affrontare, come si fa politica dell’accoglienza, come conciliare la politica dell’accoglienza corretta con lo sviluppo della zona, esiste il problema dell’aeroporto, partito con grande entusiasmo, ora c’A? qualche problema di assetto di proprietA? dell’aeroporto, che va chiarito, A? un peccato disperdere le potenzialitA?, A? chiaro che aumentando i voli si aumentano le presenze sul territorio, con innegabili vantaggi per l’economia in generale.
Ci sono, poi, problemi di amministrazioni importanti in difficoltA?, Ragusa, per altre ragioni Vittoria, Modica, dove si vota, sono i tre centri più importanti della provincia, ma occorre anche che la Regioni dedichi maggiore attenzione alle zone interne della Sicilia e a questo lembo del sud-est, A? normale che si dedichi più alle tre zone metropolitane dell’isola, ma queste zone hanno bisogno di politiche di riequilibrio, penso innanzitutto alla sanità, dove si è tagliato troppo, e alla viabilitA?, Ragusa A? l’unico capoluogo che non ha collegamenti validi con Palermo e con Catania, oltre a non avere nel suo territorio nemmeno un chilometro di autostrada.
D: Ci ha colpito che lei metta al centro del programma scuola, ricerca, universitA? e formazione: in relazione a questo, cosa direbbe ai giovani per invogliarli a votare?
R: Per noi queste sono priorità, perché una buona formazione garantisce lavoro, non A? automatico ma serve,
i giovani sono il futuro politico del paese e devono decidere il loro futuro, possono avere un rapporto non facile con la politica, possono darne un giudizio negativo, ma consiglio di leggere i programmi delle forze politiche, attraverso i quali possono farsi un’idea, un’opinione, per sceglierne uno.
Se vogliono contribuire, come abbiamo fatto noi diciottenni del ’68, il periodo della svolta storica del paese, possono assumersi il peso di una scelta importante.
D. Lei ha parlato di criticitA? nell’amministrazione locale, pensa che ci sarà un candidato sindaco di Liberi e Uguali alle prossime comunali di Ragusa?
R: Decideranno i compagni e le compagne di Ragusa, vedremo anche se sarà opportuno scegliere di accostarsi ad espressioni civiche, in ogni caso siamo in grado di offrire dei valori importanti da mettere in campo per la città.