Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa diffusa dal gruppo Insieme:
“Ci risiamo, e a questo punto, dopo che più di un organo di informazione ha riportato il nostro comunicato, c’è da pensare che il Sindaco sia convinto della bontà delle procedure degli uffici.
Dopo la determina dirigenziale dell’8 ottobre che andava a stabilire il contributo per l’Associazione che aveva organizzato l’Addio all’Estate 2018, è ora la volta della determina dirigenziale del 16 ottobre per l’erogazione di un contributo straordinario all’associazione ‘Pandora’ per l’organizzazione della manifestazione Festiwall che si è svolta dal 10 al 16 settembre scorsi.
Se nel caso della determina dirigenziale per l’Addio all’Estate si era escogitato l’evento in coda, nella giornata del 14 ottobre, il Giocabimbo, gonfiabile in piazza Torre a Marina di Ragusa, come evento conclusivo della manifestazione di ‘Addio all’Estate’, per regolarizzare la stesura postuma della determina, questa volta ci si è limitati a scrivere nell’oggetto della determina, un generico ‘dal mese di settembre al mese di dicembre 2018’, senza nessuna specifica, all’interno del testo, circa gli eventi accessori della manifestazione, successivi alla data della determina.
Eventi successivi che non compaiono nel programma diffuso dall’associazione, non sono citati nelle pagine social dell’associazione e della manifestazione e non sono stati nemmeno citati nella relativa conferenza stampa, come del resto non era stato citato il Giocabimbo nella conferenza stampa per l’Addio all’Estate.
Ammettiamo di doverci rassegnare a questo atteggiamento di onnipotenza del sindaco che viene trasfuso agli assessori e ai dirigenti, anche di totale indifferenza ai rilievi che vengono sollevati, come pure ci dobbiamo rassegnare al fatto che non tutte le opposizioni in Consiglio Comunale, non tutte le organizzazioni di categoria, le associazioni di settore, e quanti sono sempre attenti alla regolarità dell’azione amministrativa, sembrano per nulla impressionati da queste procedure che di regolare hanno ben poco, che nella migliore delle ipotesi possono essere considerate delle forzature epocali che, forse, mai si erano viste a Palazzo dell’Aquila.
Comprendiamo che c’è un atteggiamento comune di totale acquiescenza nei confronti dell’amministrazione, tutti quelli che hanno votato per il cambiamento si ritrovano silenti davanti a procedure che sanno di antichità della politica, per il sostegno a manifestazioni, anche in ribasso come seguito di pubblico e secondo il giudizio della critica, che sono state privilegiate senza un adeguato preventivo programma culturale ma per le quali ci si è preoccupati, dopo pochi giorni dall’approvazione del bilancio, di dilapidare circa 130.000 euro, mentre si chiede alla città di avere pazienza per la pavimentazione delle strade e per altre emergenze per la cui risoluzione il sindaco, in una intervista sul quotidiano locale, ha messo le mani avanti, avvertendo che, forse, cinque anni, per mettere le cose a posto, sono pochi”.