Se sbagliare è umano, errare è… Ecco appunto, bisognerebbe chiederselo visto che l’Amministrazione comunale di Ragusa continua ad imperversare nella mancanza di accorgimenti, se vogliamo, para-istituzionali, che consentirebbero, però, al Comune di assolvere a quel ruolo di casa dei cittadini che tutti crediamo debba possedere.
Mentre sono ancora fresche le polemiche che avevano fatto tremare palazzo dell’Aquila in occasione della Giornata della memoria, la Giunta Piccitto ci ricasca. Martedì 10 febbraio è, per legge dello Stato, il Giorno del ricordo, vale a dire il momento in cui si onorano i martiri delle Foibe. Un altro appuntamento che dovrebbe essere esaltato nella dovuta maniera per fare rivivere la memoria di quello che è stato ed evitare, se possibile, che tragedie assurde del genere si ripetano. E invece, a palazzo, che da quest’orecchio evidentemente non ci sentono, tutto scorre come se nulla fosse.
In che modo celebrare il Giorno del ricordo? Magari con una conferenza, con un incontro, con un semplice momento istituzionale a scuola, facendo visionare un filmino sull’argomento? Macché. Tutte scocciature. Ed ecco che a palazzo si preferisce passare la mano. Se la “Giornata della memoria” ha avuto un appendice dal dubbio gusto, qui non ci sarà neppure questo rischio, visto che non si è voluto organizzare proprio un bel niente. Eppure la sensibilità e la coscienza civiche a Ragusa sono parecchio sviluppate.
Lo testimonia il liceo scientifico “Enrico Fermi” che, proprio in occasione del 10 febbraio e del significato che la stessa data ha assunto con la legge numero 92 del 2004, ha promosso un appuntamento di approfondimento. Magari ci sarà la presenza di qualche rappresentante del Comune, almeno per prendere esempio. Speriamo, ma dubitiamo. Basterebbe, comunque, davvero poco. Invece di attorniarsi di esperti dalla dubbia utilità, perché il sindaco non recluta un cerimoniere che gli eviterebbe queste magre figure? E’ possibile che un Comune capoluogo, con tutto il significato relativo che questa attribuzione ha ormai in tempi di soppressione della Provincia, non senta il bisogno di tramandare la memoria? L’associazione “Ragusa in Movimento” ha posto la questione.
Da palazzo dell’Aquila, quando non hanno in che modo rispondere, fanno orecchie da mercante. Si perde pure il piacere della dialettica, della contrapposizione politica, nel senso più nobile del termine. Che peccato. Forse troppo giovani, quelli della Giunta Piccitto, per onorare la memoria. Ma ci sono pagine che meritano di essere lette. A qualsiasi età. E l’assurda vicenda delle Foibe è una tra queste. Ad ogni modo, quello di quest’anno, ormai, è andato. Al prossimo 10 febbraio.
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