I commissari delle Province siciliane hanno i giorni contati. Il Governo Crocetta infatti è stato battuto in aula sulla proposta di rinnovare gli incarichi ai commissari, che ricordiamolo scadono il 31 dicembre prossimo.
Per Giuseppe Lumia (PD), questo è un nodo cruciale per le sorti non solo del Governo, ma della Sicilia tutta. Il voto sul rinnovo dei commissariamenti delle Province altro non è, nel pensiero di Lumia, uno scontro tra misoneisti e filoneisti, tra chi vuol mantenere un deprecabile status quo e chi crede nella possibilità dell’innovazione, di trasformare la Sicilia nella “punta avanzata del cambiamento del Paese. È evidente – aggiunge – che in Assemblea c’è una parte trasversale che non vuole cambiare. Non si tratta, infatti, di uno scontro tra governo e parlamento, tra maggioranza e opposizione, ma tra chi vuole innovare e chi vuole conservare. Una dinamica presente in tutti i partiti e gli schieramenti che va risolta a partire dall’abolizione delle province”.
Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani – MPA all’Assemblea Regionale Siciliana, applaude alla “sconfitta del Governo in Aula sulla proroga dei Commissari delle Province è, al di là del dato tecnico e numerico, una sconfitta politica del Presidente Crocetta che ancora una volta ha mostrato l’inconsistenza della sua raccattata maggioranza, che già al momento del voto sulla mozione di sfiducia si era mostrata del tutto risicata e raccattata. Non a caso quei 46 voti comprendevano anche quelli “last-minute” di alcuni parlamentari del centrodestra. Oggi, davanti ad un voto sull’unico vero atto compiuto in un anno e mezzo dal Governo Crocetta, si mostrato in modo lampante che non esiste una maggioranza politica. Sarebbe bene che il Presidente ne prendesse atto e cominciasse a ragionare su come portare in Aula provvedimenti e tenere comportamenti politici che favoriscano l’approvazione di leggi davvero utili per la Sicilia e per risollevarne l’economia.”
Anche il Movimento Cinque Stelle non lesina stoccate al presidente della Regione, “mi sembra palese – afferma il capogruppo Giancarlo Cancelleri – che in Sicilia si debba tornare al più presto al voto. Crocetta non ha più una maggioranza e oggi ne abbiamo avuto la conferma. Togliendo noi, rimangono 19 voti alla maggioranza dopo il voto di oggi, un po’ scarsa come maggioranza. Anche l’opposizione ha poco da ridere perché abbiamo perso tempo in una situazione incredibile e siamo tornati al punto di partenza. Per noi le Province sono enti inutili e basta. A questo punto dobbiamo sperare in Roma per eliminare le Province”. “La maggioranza è allo sbando. Il governo – dice il deputato di Cinque Stelle, Salvatore Siragusa – sulla questione Province è rimasto intrappolato dalla sua stessa maggioranza, in cui ha prevalso la volontà di continuare a gestire sacche di potere e di clientele che la riforma avrebbe spazzato via. Il Parlamento ha ora 45 giorni per fare la legge di riforma o di abrogazione”.