C’è qualcosa che non va nella comunicazione, soprattutto quella attiva e passiva che riguarda la casa Comunale.
Non c’è stato nemmeno il tempo di godere delle festività che già si è scatenato lo sterile scambio di comunicatati fra amministrazione e opposizioni, con reciproco scambio di accuse e, come sempre, nessun intervento dirimente che possa porre fine alle polemiche.
Dagli spettacoli e dalle manifestazioni per il Natale alle assunzioni di dirigenti e personale, dalle cartelle pazze alla riduzione delle indennità, è tutto un botta e risposta senza fine.
Questi sono gli argomenti ‘importanti’. Di altre cose nessuno si interessa, né l’amministrazione che pure le organizza, né le opposizioni per cui, forse, la problematica è secondaria.
Ci riferiamo agli interventi nel campo del sociale, in particolar modo a quelli per le persone indigenti che, proprio in questo periodo, avrebbero goduto di più del calore di un gesto di attenzione.
Certo l’assessore Brafa non ha brillato, in questi sei mesi, per la ricerca di visibilità tramite comunicati sulle sue attività, prova ne è che, durante un suo intervento in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale, quella dedicata alle comunicazioni e alle interrogazioni, è venuta fuori una sfilza di interventi che altri avrebbero usato per riempire le pagine di quei giornali che sui comunicati vivono e sopravvivono.
Lo sportello di ascolto per i ragazzi nel contesto del rilancio del servizio sociopsico-pedagogico, il regolamento per i nidi privati e i nidi famiglia, la raccolta delle derrate alimentari per le famiglie bisognose (circa 200), accordi con l’opera pia di Catania, accordi con i centri distribuzione locali, l’istituzione di un punto spesa solidale, la possibile istituzione di una mensa per persone in difficoltà con accordi da stipulare con l’Istituto Alberghiero per attivare il tirocinio degli allievi all’interno di questa mensa, sono solo alcune delle iniziative esposte dall’assessore.
Più delle altre avevano attirato l’attenzione i pranzi organizzati in favore di famiglie disagiate, due dei quali ancora da svolgersi, quando l’assessore ne parlava, previsti per i giorni 28 dicembre e 4 gennaio.
Di un iniziativa come questa, encomiabile, da ascrivere fra le più belle del Natale, nessuno ne ha parlato, nessun comunicato è stato diramato dall’ufficio stampa, nessun consigliere di opposizione è intervenuto per sapere quale era il menù, se ci poteva essere qualche cibo surgelato, se il vino si adattava alle pietanze, magari tirando fuori gli allegati di qualche determina degli anni precedenti attraverso cui poter stabilire termini di paragone. Strano che nessuno ne abbia parlato, anche solo per capire se le iniziative sono andate in porto. Appunto per questo la comunicazione e i suoi contenuti vanno rivisti.