Per l’ex sindaco di Ragusa Tonino Solarino è la Regione la vera zavorra per il territorio e non la Provincia. Questa strana convergenza della classe politica sulla necessità, ormai divenuta impellente, di abolire le province sarebbe solo una strategia di comodo attuata dai vari politici per non esser additati come chi è a favore della casta e degli sprechi.
“E’ la Regione Siciliana – dichiara Solarino – il luogo degli sprechi. E’ la Regione il luogo della corruzione,della burocrazia folle, del centralismo ottuso e invasivo, della finanza allegra; che ha determinato lo sconquasso della sanità, della formazione professionale, e del territorio; che non ha pianificato le infrastrutture necessarie , che ha sprecato i fondi messi a disposizione della Comunità Europea”.
La tesi è originaria e a dir poco rivoluzionaria, ma messa così non è poi tanto peregrina l’idea di Solarino. In fondo gli scandali che tutti noi ricordiamo e che la stampa spesso denuncia, da Palermo a Roma, da Roma a Milano, riguardano primariamente le Regioni e non le Province, forse per opportunità o forse per una maggiore vicinanza al territorio, ma di fatto ad esser nel mirino degli inquirenti o più semplicemente in quello dei media è proprio l’istituzione regionale.
Parlando dei costi della politica, continua Solarino, “con l’eliminazioni delle Regione elimineremmo alcune centinaia di persone, tra consiglieri e onorevoli. Poi possiamo pure discutere di ridurre il numero dei consiglieri provinciali ( 25 consiglieri per la provincia di ragusa sono troppi ) e comunali ( 30 per il comune sono troppi) e il numero degli assessori . Ma queste sono scelte che rappresentano la ciliegia sulla torta. Qui si rischia di parlare della ciliegia e basta!”
Infine Solarino mette in luce i possibili effetti negativi che verrebbero generati dall’istituzione dei consorzi regionali, che andrebbero a sostituire le atttuali province. Essi, per l’ex sindaco,non farebbero altro che aumentare i conflitti tra i territori, incrementando quelle rivalità campanilistiche, mai sopite e sempre pronte ad esplodere nell’Italia dei Comuni.
Insomma, si fa un gran parlare del valore del localismo come un baluardo del territorio spesso in contrapposizione al centralismo romano e quindi europeo, molte volte sordo alle reali esigenze dei territori. In un’era come la nostra, fortemente condizionata dalla globalizzazione, la scomparsa delle province , per Solarino, negherebbe la possibilità di trovare le giuste risposte alle reali esigenze dei territori. “Nessuno – conclude Solarino – parla dei danni notevoli che subirà il territorio ibleo . Se non avessimo potuto costruire dal basso la provincia di Ragusa saremmo in una condizione peggiore dell’attuale . E nel prossimo futuro il rischio ( la certezza) è l’ulteriore smantellamento degli organismi intermedi”.