Consiglio comunale di Chiaramonte parte due. E dalla prossima volta, potrebbe andare anche in diretta web. Dopo la brusca interruzione di ieri sera oggi il civico consesso si è nuovamente riunito per continuare la seduta precedente. Si riparte, dunque, dall’ordine del giorno che ieri non si è avuto modo di completare: la discussione sulla relazione del sindaco in merito alle dimissioni di Luciana Scollo e l’adozione della diretta streaming.
Durante la discussione sulla relazione del sindaco, in realtà, sia Cambiare per Crescere che i gruppi di opposizione, hanno approfittato dell’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Ma non sono mancate le intemperanze, le battute di spirito e i diverbi, anche accesi. Il consigliere Giovanni Vivera (Forza Italia), inaugura la seduta e chiede di mettere a verbale la sua dichiarazione e che “vengano moderati i termini” perché: “Durante la seduta di ieri la realtà ha superato la finzione”. Inoltre, Vivera aggiunge: “Il problema vero è che il presidente del Consiglio non è al di sopra delle parti”. La questione, in effetti, è stata sollevata parecchie volte dai consiglieri del gruppo Cambiare per Crescere, i quali sostengono che il presidente non è mai stato super partes in seguito alla scissione del Megafono (gruppo di cui fa parte anche il presidente), dalla maggioranza di Fornaro.
Il presidente Paolo Battaglia, chiamato in causa, risponde: “Che questa cosa sia chiarita una volta per sempre, si dà spazio sia ad un gruppo politico che ad un altro. Se attiviamo la diretta streaming facciamo ridere tutto il paese. Ci dobbiamo vergognare. Non ci deve essere nessuno che ride e nessuno che interrompe”. Il presidente, inoltre, chiede che sia corretta la dichiarazione di Vivera su una questione puramente formale. Subito, Luigi Stamilla (Cambiare per Crescere) ribatte che le dichiarazioni devono essere messe a verbale così come vengono presentate. Inutile sottolineare come le buone intenzioni vengono disattese nel giro di un quarto d’ora, visto che si ha il primo screzio fra presidente e vice presidente. Dario Cutello (PD), non manca di sottolinearlo: “La seduta inizia con lo stesso clima di ieri”. Inoltre, il consigliere propone di rinunciare al gettone di presenza della serata, visto che il consiglio di stasera è la naturale prosecuzione della precedente seduta. Curioso l’intervento di Giovanni Monreale (Cambiare per Crescere), che chiede di inviare alla Procura non solo gli atti relativi alla manifestazione d’interesse (argomento discusso ieri sera), ma anche l’intero verbale della seduta: “Così si capisce l’andazzo”, dice il consigliere, fuori microfono, ma comunque udibile dalla platea.
Il consigliere Laura Picone (Megafono), interviene accusando i consiglieri di Cambiare per Crescere di “Stravolgere la realtà”, rivolgendosi proprio al consigliere Stamilla che, per tutta risposta, esce fuori dall’aula. La Picone, non potendo fare a meno di notare che il suo interlocutore è andato via, ribatte: “Questa è l’educazione”. Picone, spiega che: “La relazione del sindaco è stata molto sintetica. Si è consumata una farsa politica”. Picone, elenca tre momenti in cui si sarebbe consumata la “farsa”: l’episodio legato alla stanza del presidente Paolo Battaglia, la defenestrazione del consigliere Cristina Terlato da capogruppo in Consiglio e il “licenziamento” di Luciana Scollo. Picone, inoltre, dichiara: “Lei parla dell’opposizione come di affiliati, come se fosse una setta satanica. Lei si sta facendo terra bruciata intorno”. Picone, parla anche di: “Fallimenti, come ad esempio il problema degli autobus AST, la questione piscina comunale, le strisce blu ancora in sospeso”.
Antonella Occhipinti (PD), legge il suo intervento: “La seduta del Consiglio comunale di ieri ha dato l’ennesima dimostrazione di immaturità e inadeguatezza politico istituzione del gruppo di minoranza Cambiare per Crescere”. Occhipinti, durante il suo intervento, ricorda che il Comune è stato destinatario di commissariamento da parte della Regione proprio sul Piano Regolatore generale e, inoltre, starebbe: “Prendendo sonore cantonate così come dimostrato dall’ordinanza del tribunale di Ragusa giudice del lavoro del 17 dicembre 2013”.
Vito Fornaro, risponde: “A Laura Picone, ribadisco che la scelta è legata ad una mancanza di fiducia in Luciana Scollo. Sull’AST , abbiamo fatto l’impossibile, cercando di sistemare la situazione. Per la piscina, ho chiamato subito l’ASP per effettuare i controlli, non c’è stata leggerezza. Sull’ARO ambiente avete presentato una relazione orripilante. Avete sfiorato il ridicolo, ci sono riferimenti normativi che neanche esistono più. Sui controlli interni, mi viene da ridere. Quel regolamento lo usate e lo calpestate come volete. La stagione dei veleni l’avete inaugurata voi. Il problema grosso del Comune è la stanza del presidente? Gliel’ho assegnata ma forse non è abbastanza soleggiata. Io sono soddisfatto di quello che ho fatto”.
Alla Occhipinti, risponde: “Sulla trasparenza non prendo lezioni da lei. Lei da assessore al turismo ha dato incarichi al fratello per dei servizi. Io questa cosa non la farò mai”. La Occhipinti, ribatte: “Tra le richieste che io ho fatto, emerge anche l’incarico che lei ha dato ad uno studio tecnico per il risparmio energetico per cui prestava servizio”. Il sindaco, risponde: “Io ho dato l’incarico ad un ingegnere nel 2013. E’ un mio conoscente, visto che io sono ingegnere”. Occhipinti: “Conoscente o collega di studio?”. Ma la cosa finisce lì e più che un dialogo sembrano provocazioni fra amministratori ed ex amministratori.
La discussione, d’un tratto, si sposta sui social network. Il consigliere Cristina Terlato (Megafono), chiede all’assessore Laura Turcis lumi su una frase su facebook. Terlato, avrebbe usato il termine “vampirizzato” che, specifica: “lo usa spesso il fatto quotidiano. Lei lo legge? Non c’è bisogno di cercare sul dizionario”. La Turcis risponde: “Sono commossa! Spero si stia verbalizzando”. Il Sindaco: “Ma il contesto della frase? Cosa voleva dire?”. Terlato: “Non sono tenuta a darle spiegazioni”. Vivera ci mette il carico da novanta e fa la battutona della serata: “Si parla di abbassare i toni, di vampirizzare, sette sataniche. Chiamiamo Padre Amorth”, suscitando l’ilarità di tutti.
La diretta streaming
Si passa al punto sulla possibilità di effettuare la diretta streaming. Il consigliere Giuseppe Savasta (Cambiare per Crescere), prende la parola: “Noi abbiamo presentato questo punto per farla approvare subito, adesso. La richiesta è quella di attivare, sin dal prossimo consiglio, la diretta streaming”. Bisogna fare una piccola precisazione: da molti mesi, orami, la questione “diretta streaming” era già stata sottoposta all’attenzione del Consiglio. Pare che, in ordine cronologico, i primi a presentare la richiesta siano stati i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle.
Il regolamento del Consiglio, non prevede la possibilità di effettuare dirette web. Per questo motivo, il Consiglio si è riservato di cambiare il regolamento, sottoporlo in Consiglio e votarlo. Tutti i gruppi, sin dal primo momento, si sono dichiarati favorevoli. Il presidente Battaglia, sostiene in aula di aspettare che il regolamento sia votato ufficialmente, mentre i consiglieri di Cambiare per Crescere propongono di votare subito, senza aspettare che il regolamento sia pronto.
Il presidente, sostiene: “Essendomi consultato con il segretario comunale, mi è stato detto di preparare il regolamento. Un conto è, ad esempio, che facciano le riprese i giornalisti. Un conto sono i privati che non possono divulgare immagini del consiglio, anche se la seduta è pubblica e possono partecipare”. Ma Savasta ribatte: “I privati possono riprendere perché la seduta è pubblica. Votiamo direttamente, il regolamento non serve a niente”. Occhipinti, propone di votare anche una mozione di indirizzo che impegni l’amministrazione a impinguare un fondo per effettuare riprese televisive, spot pubblicitari e manifesti del Consiglio.
Vivera, incalza: “Votiamo subito”. Il presidente, avanza una sua idea: “Secondo me, il programma potrebbe essere: martedì facciamo la conferenza capigruppo, finiamo il regolamento e prima della fine di gennaio avremo tutto pronto”. Ma Savasta insiste per votare il punto subito e poi si rivolge alla Occhipinti: “Ha il coraggio di votare?”. Occhipinti, prontamente: “A chi vuol fare spaventare? E’ impazzito?” Fra i due consiglieri, si accende un dibattito serrato. I due si alzano anche in piedi (in consiglio sono dirimpettai) e ovviamente il clima si surriscalda. Occhipinti: “E’ una provocazione”. Cutello, dichiara: “Il nostro voto è favorevole”. Alla fine, vengono votate tre proposte, passate tutte all’unanimità: la rinuncia al gettone di presenza (i consiglieri di Cambiare per Crescere parlano di “propaganda” in quanto sarebbe comunque previsto dal regolamento), la mozione che impegna l’amministrazione a impinguare il capitolo per le riprese televisive e, infine, la possibilità di effettuare, a partire dal prossimo consiglio, la diretta streaming.