Tali sono e tali resteranno per chissà quanto tempo ancora le grandi e le piccole incompiute nella città di Ragusa. In questa sede non si vuole fare un processo né alle passate amministrazioni né a quella attuale, anche perché è facile aspettarsi la proposizione dei tanti ostacoli burocratici che hanno rallentato diverse opere. Ma c’è anche la mancata disponibilità dei fondi necessari e la lentezza dei procedimenti per quanto riguarda pratiche che debbono passare dalla Regione.
Ma quello che si può pretendere dall’amministrazione in carica è una inversione di tendenza nel portare a conoscenza la città, periodicamente, dello stato delle varie incompiute. Una informazione dettagliata su quanto viene giornalmente svolto per le singole pratiche, con l’aggiornamento delle necessarie e periodiche sollecitazioni che vanno inoltrate ai vari responsabili dei procedimenti, per dare contezza alla gente del perché un cantiere è fermo o un restauro tarda ad essere ultimato.
Il rinnovamento nel modo di fare politica passa anche attraverso un modo nuovo di informare la città, non solo quando conviene.
Anche per capire quelle che sono le intenzioni della nuova amministrazione a proposito delle grandi incompiute, magari cercando di comprendere quali siano stati in passato gli ostacoli o le inadempienze che hanno bloccato diverse opere.
Spesso molte realizzazioni non dipendono dal Comune, Santa Maria del Gesù è nelle mani della Soprintendenza, molte Chiese che restano chiuse sono della Curia, ma almeno che i cittadini possano sapere come andrà a finire per monumenti per cui si sono spesi, in ogni caso, fondi pubblici quali quelli della Legge su Ibla, per esempio.
I cittadini vorrebbero sapere che fine ha fatto, appunto, il Convento di Santa Maria del Gesù ma si chiedono anche a cosa sono serviti i lavori per le Latomie di cava Gonfalone.
Perché la Chiesa dell’Annunziata resta chiusa?
Resteranno contenitori vuoti il Palazzo Sortino Trono e quello della Cancelleria? Come si pensa di valorizzare la Chiesa di San Rocco?
Ancorché di proprietà della Provincia regionale, dovrà restare contenitore vuoto anche il Palazzo la Rocca?
Cosa si intende fare con il Convento del Carmine? E con il parcheggio di Largo San Paolo, per restare in zona, sia pure a livelli diversi.
Se può essere comprensibile l’obiezione che per completare qualche opera mancano i soldi, cosa si vuole fare, invece, delle botteghe di via del Mercato completate e chiuse da anni?
E della ormai tristemente famosa pista di pattinaggio perché non si parla? Ma ci sono poi i pattinatori a Ragusa?
Cosa si deciderà per la rotatoria di viale Europa, al Liceo Scientifico? E per quella alla fine del viale Ten. Lena?
La statua dell’Atleta troverà in fine una collocazione?
Per il momento ci restano solo due consolazioni, due sicurezze: a breve dovrebbe essere consegnato il parcheggio di piazza del Popolo, il cui completamento è previsto per i primi giorni di marzo, mentre in Consiglio comunale è stata assicurata dall’Amministrazione una decisione che sarà presa per la famosa statua di Pennavaria, anche se non è dato sapere se si opterà per la collocazione o per una riconversione del materiale ferroso per due busti, che potrebbero essere, per esempio, quelli di Grillo e Casaleggio, dal momento che, nell’intermezzo di sinistra, nessuno pensò per un opera raffigurante Berlinguer.