Questa mattina all’alba i carabinieri di Vittoria hanno arrestato due fratelli, Orazio Sciortino e Giuseppe Sciortino, ambedue con precedenti contro il patrimonio, accusandoli dei reati di: tentata estorsione, rapina, ingiuria, minacce e danneggiamento ai danni di 14 sacerdoti nel vittoriese.
I due fratelli dal 2012 sino al 2013 intimidivano questi sacerdoti per farsi consegnare i loro telefonini e i soldi, spesso quelli contenuti nell’offertorio. Spesso le minacce si trasformavano in percosse, spunti e atti di vandalismo vari. I sacerdoti naturalmente volevano perdonare i due balordi, che, invece, sono stati convinti dai militari dell’Arma a confessare tutte le malefatte.
Nello specifico, l’attività investigativa ha permesso di scoprire che Orazio Sciortino era l’autore dei seguenti fatti: sul finire della scorsa estate un parroco era stato sputato in faccia e poi ripetutamente schiaffeggiato. Nell’ottobre successivo, sempre lo stesso prelato aveva ricevuto un ulteriore “visita” dallo Sciortino il quale, con fare intimidatorio, si era impossessato di una cesta contenente prodotti alimentari destinata alle famiglie bisognose; nel mese di ottobre 2013, invece, aveva scagliava contro un parroco un timbro prelevato dalla sua scrivania colpendolo al volto. Nell’occasione lo Sciortino si era altresì impossessato del telefono cellulare della vittima, la quale era poi riuscito a recuperarlo grazie all’aiuto di alcuni parrocchiani presenti; nel febbraio 2013, un parroco era stato trattenuto contro la sua volontà in sacrestia, venendo privato della possibilità di entrare in Chiesa per svolgere la funzione religiosa. Lo stesso sacerdote, alcuni mesi dopo, aveva nuovamente ricevuto la “visita” dello Sciortino, il quale, dopo averlo violentemente spintonato mentre il prelato tentava di bloccarlo, si era impossessato di generi di prima necessità donati alla parrocchia e destinati alle persone indigenti assistite dal sacerdote, dandosi poi alla fuga con il bottino.
Per quanto concerne il fratello Giuseppe ricordiamo che nel febbraio/marzo 2013, aveva spintonato un parroco, facendolo cadere a terra e successivamente lo aveva colpito al volto con un pugno, dopo aver tentato di scagliarli contro una sedia; aveva successivamente aggredito un altro parroco, prendendo a calci e pugni la porta di ingresso della canonica; in altri casi lo stesso aveva aggredito verbalmente altri due parroci costringendoli a consegnargli somme di denaro.
Dopo le formalità di rito i due balordi sono stati condotti presso la Casa circondariale di Ragusa.