Il Commissario di Stato impugna 33 dei 50 articoli della Finanziaria approvata da Palazzo d’Orleans a Palermo. E’ una sconfitta per il governo Crocetta, per la sua politica e la sua idea di riforma. Bocciata la norma che avrebbe garantito qualche diritto alle coppie di fatto. Impugnata la cosiddetta norma salva-petrolieri, che avrebbe diminuito le royalties per le società estrattive (la Sicilia avrebbe incassato il 13% piuttosto dell’attuale 18%). Bocciate infine tutta la riforma delle partecipate. Solo per fare alcuni esempi. Il problema adesso è politico e tecnico. Crocetta e la sua maggioranza, sensibilmente indebolita già ieri con le dichiarazioni del Pd, forse non esistono più e non ha tutti i torti chi pretende di andare a votare subito. Ma la questione è anche tecnica. La finanziaria approvata non aveva la copertura e per molti versi era incostituzionale, ma il problema adesso è anche un altro: il costrutto finanziario approvato con la decurtazione di 33 articoli continua a regersi? O va riscritto in toto. Vediamo le prime reazioni.
Movimento 5 Stelle.
“La sonora bocciatura del Commissario dello Stato, che stronca la Finanziaria – dichiara il Movimento 5 stelle – è la certificazione della totale incapacità di questo governo di legiferare. Preso atto di ciò e del fatto che il Pd ha voltato le spalle all’esecutivo, si dica chiaramente ai siciliani che è ora di tornare subito al voto. In diverse occasioni – affermano i parlamentari pentastellati – abbiamo definito la manovra completamente inadeguata sotto tutti i punti di vista. L’unica cosa che ci consola e di cui andiamo fieri è che parecchie delle norme proposte da noi non sono state impugnate. E c’è di più, se fossero passati alcuni nostri sub emendamenti il disastro poteva essere contenuto. Ci riferiamo ad alcune norme sui forestali, per le quali avevamo presentati sub-emendamenti che sono stati bocciati in aula”.
Giorgio Assenza, Forza Italia
Giorgio Assenza, deputato di Forza Italia, plaude al “fiume di norme impugnate dal Commissario dello Stato. Saluto con viva soddisfazione la bocciatura dell’indegna norma che riduceva le royalties alle compagnie petrolifere. La mia soddisfazione – conclude Assenza – vuole essere quella di tutti i siciliani che, insieme con il proprio territorio, non avrebbero in nessun caso goduto di una degna contropartita: era un semplice regalo che la sedicente rivoluzione di Crocetta voleva fare alle multinazionali, in barba agli interessi economici e ambientali dell’Isola”.
“La finanziaria ‘analfabeta’ di Crocetta – conclude Assenza – esce severamente bocciata. Fortunatamente resta valida la previsione in favore di Ragusa Ibla, mentre viene fatta giustizia delle norme spot del Governatore in tema, ad esempio, di coppie di fatto. Si conferma, ancora una volta, l’assoluta incapacità di questo Governo, e della maggioranza raccogliticcia che lo sostiene, a guidare la nostra Isola”.
Cisl Sicilia
Il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, la politica non può più continuare a concentrasi nellla sola ricerca di un labile equilibrio interno, bisogna abbandonare questo modo di governare inadeguato ed autoreferenziale. “La quantità e qualità delle eccezioni di incostituzionalità sollevate – dichiara il segretario Bernava – conferma le preoccupazioni della Cisl riguardo all’improvvisazione e approssimazione che caratterizzano l’azione del governo regionale”. “Nessuno si rallegri” afferma Bernava per il quale “sarebbe il caso, finalmente, che i partiti inizziasseroa gestire il governo della Regione”.
Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani MpA
“Meno male che sono tecnici, altrimenti chissà cosa avremmo visto”. E’ a dir poco sarcastico l’onorevole, che sottolinea come “nonostante i ripetuti avvisi di buona parte dell’opposizione sulla mancata copertura finanziaria di molte norme per circa 500 milioni, il Governo e la maggioranza, a volte con toni anche offensivi, hanno scelto di andare avanti, portandoci oggi ad una situazione di una gravità mai vissuta prima nella Regione Siciliana. La verità è che questa armata Brancaleone fatta da quattro amici di Crocetta ha mostrato di non avere né la stoffa dei tecnici né la stoffa della politica e oggi la Sicilia si trova come mai prossima al baratro”.
Il sindaco Federico Piccitto
“Accolgo con la massima soddisfazione il fatto che l’impugnativa del Commissario di Stato Carmelo Aronica di alcuni articoli della legge finanziaria regionale recentemente approvata all’Ars, non riguarda il comma riguardante il rifinanziamento della Legge su Ibla. Vengono così salvaguardati i fondi strategici già previsti per l’avvio di importanti opere infrastrutturali nel centro storico della nostra città”