Il primo giorno è il giorno dell’emozione, si va a scuola con il grembiulino nuovo, il fiocco inamidato, pieni di buone intenzioni, accompagnati dai genitori, puntuali, così per le prime settimane, per i primi mesi.
Ad un tratto arriva naturale l’emancipazione, ci sente grandi e autonomi, si va a scuola da soli, si può anche arrivare in ritardo.
Così al Consiglio Comunale di Ragusa, primi giorni di fervore partecipativo che va via via affievolendosi, aumentano le assenze, si arriva in ritardo, si va via prima, si riesce a fare distinzione fra la seduta in cui si deve approvare il regolamento TARES o l’istituzione del Registro Unioni Civili e la seduta dedicata alle comunicazioni e alle interrogazioni, in cui si può mancare, confortati da un regolamento criticato e vilipeso ma di cui nemmeno si tenta la modifica, che non richiede nemmeno il numero legale, tanto le comunicazioni dei consiglieri e le interrogazioni con relative risposte, se arrivano, lasciano il tempo che trovano. Il buon esempio lo da poi l’amministrazione, sempre più latitante, con presenza in aula sempre più spesso unica, della serie ‘quanto basta’, per sancire la valenza delle riunioni del civico consesso.
Qualcuno fa notare la cosa, ma resta ‘vox clamans in deserto’.
Così l’inizio, puntuale grazie alla precisione della Presidenza, della seduta di giorno 29 gennaio, come documentata dalla foto, con nove consiglieri, cinque su dieci della minoranza e cinque su venti della maggioranza. Amministrazione, uno.
Le comunicazioni fanno seguito a quelle della seduta del giorno precedente, alcune riprendono interrogazioni e comunicati stampa degli stessi consiglieri: martedì 28 D’Asta interroga su quali siano gli impegni dell’amministrazione per il caso Russo e ribadisce l’esigenza di attivare le Consulte, Di Pasquale del M5S coglie l’occasione per comunicare la rinuncia del gruppo al gettone di presenza in favore di Mirella Russo, Morando si vede costretto alla richiesta di convocazione della II Commissione per avere risposte sulla questione progettazione dei loculi cimiteriali, non considerando esaustivi i contenuti delle risposte tramite comunicati dell’ufficio stampa. Ritorna anche sulla necessità di attivare l’ascensore della biblioteca comunale.
Mario Chiavola si fa interprete del malcontento che serpeggia fra i dipendenti comunali sollecitati da carichi di lavoro eccessivi e assillati da interventi diretti di assessori che, fra l’altro, non avrebbero autorità di intervento diretto nei confronti del personale.
La Porta non dorme per la mancanza di ufficio postale a Marina di Ragusa e scambia Piccitto per Sarmi.
La Migliore chiede lumi sull’ultimo affidamento di incarico in tema di raccolta differenziata.
Mercoledì le comunicazioni hanno inizio con un coro di condanna per la stampa in generale che darebbe una informazione parziale sui lavori d’aula e, in taluni casi, distorta, osservazioni dei consiglieri di minoranza Migliore, Massari, D’Asta che trovano consenzienti il consigliere pentastellato Agosta e il presidente del Consiglio Iacono.
Lo Destro parla dell’intervento del Movimento Partecipiamo sulla problematica incipiente di Cava dei Modicani, Giorgio Massari solleva il problema della famiglie residenti nella zona di Bruscè/via Africa che ancora spettano l’allacciamento alla rete fognaria.
Ialacqua si fa portavoce di un gruppo di giovanissimi dell’azione Cattolica della Parrocchia San Paolo e sollecita interventi per le disastrose condizioni della Villa Margherita, oltre a ricordare all’amministrazione la necessità di adeguare gli interventi in tema di Green Economy.
Maurizio Tumino, puntualmente, recita il suo intervento che ad ogni consiglio assume vesti sempre più nette di severa reprimenda nei confronti di una amministrazione che, comunque, sembra restare sorda ad una valanga di richiami sempre più pungente con punte di elevato senso critico che solo il garbo innato del consigliere non trasforma in netto biasimo dell’azione amministrativa giudicata, in ogni caso, assai negativamente. Inizia dalle sbarre del passaggio a livello di via Paestum che non sia abbassano al passaggio del treno e per cui non ravvisa interventi adeguati in merito, per continuare con la preoccupazione sulla problematica degli asili nido, accresciuta dalla constatazione che identica attenzione del Presidente del Consiglio è affidata, irritualmente, alle sorti del protocollo, segno di una comunicazione sofferente fra i vertici comunali. I piani di intervento in tema di raccolta di rifiuti, il bando per i parcheggi a pagamento, le interrogazioni dei consiglieri sono tutti argomenti che attendono risposte certe, e da tempo, dall’amministrazione.
Da segnalare la risposta dell’assessore Campo sul tema passaggio a livello di via Paestum, su cui resterebbe massima sicurezza anche a sbarre alzate per i sistemi di sicurezza che riducono al minimo la velocità dei treni in caso di guasto, mentre nel contesto del progetto della metropolitana di superficie è stata rivelata l’intenzione di trasformare il passaggio in stazione della tratta ferroviaria urbana.
Delle interrogazioni, esaminate solo quelle del consigliere Maurizio Tumino, rispettivamente sui processi di VAS relativi ai piani urbanistici, sulle concessioni edilizie in verde agricolo e sui fondi residui a valere sulla Legge 61/81 su Ibla, le cui risposte dell’amministrazione, rilasciate dall’assessore Di Martino, non sono state ritenute soddisfacenti dal consigliere in quanto lacunose, non certe e definitive sulle materie oggetto delle interrogazioni.