L’editore
Sarà pure la provincia babba, ma certo a leggere la cronaca di questi giorni, stentiamo a crederci. Viene da chiedersi in che mondo viviamo. Oramai anche Ragusa sale agli onori della cronaca non per il fatto straordinario, non per l’evento eccezionale, che coinvolge qualche disperato o disadattato, ma perché è un territorio ad alta valenza criminale e con uno spiccato ed elevato grado criminogeno. A parlar chiaro, evidentemente, sono le statistiche. Due case per appuntamenti chiuse nel giro di una settimana, arresti che si susseguono, casalinghe dedite allo spaccio di stupefacenti a Modica, e Pozzallo, e da ultimo l’associazione a delinquere per il favoreggiamento all’immigrazione clandestina di extracomunitari.
Ma da qui voglio partire. A guardare le facce di tre imprenditori agricoli, e addirittura di un funzionario, qualificatissimo, della Asp, dedito ai controlli sul territorio, non capisco proprio come possa essere accaduto. Evidentemente questa mente levantina del capo banda, il cinese, ha una capacità di corruzione che avrà sollecitato adeguatamente gli appetiti dei nostri conterranei, oppure c’è dell’altro. C’è forse una società che a dispetto della crisi, mantiene inalterato un tono di vita insostenibile, che pretende continui indebitamenti ovvero risorse eccezionali. Ma c’è di fondo anche una crisi di valori che sta diventando preponderante.
Mi viene da pensare che tutto questo che sta succedendo registra solo il livello di una società malata. Non siamo più quell’isola felice di qualche anno fa.
Siamo il terreno fertile dove far crescere affari poco leciti. Dove non si trovano ostacoli di altro tipo, ad eccezione di validissimi uomini delle forze dell’ordine che, contro ogni logica di spesa e di razionalizzazione, nella cronica carenza di mezzi e risorse, operano silenziosi, garantendo alla giustizia questo sporco letame che lentamente emerge e viene a galla.
C’è sicuramente un effetto di colonizzazione, di invasione, perché il territorio è nelle mani di stranieri di ogni genere e razza. Il degrado, perché è di questo che stiamo parlando. Una degenerazione sociale che non possiamo spiegare solamente o semplicemente con gli indici di disoccupazione o con la crisi economica, questo è degrado morale.
Non mi si dica che gli autori dei fatti criminali di questi ultimi giorni erano dei morti di fame, che hanno fatto tutto questo per sbarcare la giornata. E tanto vale per le signore della cocaina, quanto per il dipendente dell’Asp, ovvero per gli imprenditori agricoli. Si dice in giro che già da qualche anno qualcuno girava per proporre 3.000 euro a chi si fosse prestato ad assumere fittiziamente extracomunitari.
Certamente va registrato che ci sono diversi vuoti. La politica ha lasciato un vuoto incolmabile già da diverso tempo. Il territorio è nelle mani di nessuno. Tutti gli enti importanti sono passati da un commissario all’altro. Il comune capoluogo nelle mani di un giovane sindaco, che di certo non governa il territorio, perché non ha e non vuole avere il ruolo di guida trasversale al di sopra della politica delle parti, ma continua ad essere un esponente del suo movimento grillino. A Vittoria ed a Modica i sindaci sono già candidati a qualcosa di importante ed hanno già rinunciato a governare per incamminarsi verso una campagna elettorale che si competerà nel mese di marzo del 2015, quando verranno sciolte le camere ed indetti i comizi elettorali per le nazionali.
Viene da dire: ma chi c’arriva al 2015? Di questo passo e con questi ritmi non sappiamo cosa arriverà della nostra società e del nostro territorio nel 2015. La politica continui a sognare facili carriere, ma noi a zappare il fango bagnato di questi giorni ci stancheremo presto. Prima di quanto possiate immaginare tutti, e questa malattia, questo degrado dei costumi, ho l’impressione che peggiorerà sempre più.