Il SISTEMA PASSI (Programmi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) oggetto della Conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Dipartimento di Prevenzione aziendale con il suo direttore, dott. F. Blangiardi e i dott.ri Giuseppe Ferrera e Claudio Pace, per attestare l’importanza dei dati dettagliatamente declinati, la presenza del Commissario Straordinario F.F. dott. Vito Amato e il direttore amministrativo, dott. Francesco Maniscalco.
“Con questa indagine condotta con molto impegno e professionalità siamo entrati nelle case delle persone per acquisire, grazie alla collaborazione degli stessi, informazioni preziose su alcun comportamenti di vita, che serviranno a programmare servizi sanitari più appropriati.” Così, il dott. Vito Amato ha dato inizio alla conferenza stampa.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha partecipato al sistema di sorveglianza PASSI, programma interamente pubblicato sul sito della nostra Azienda, dal quale si possono attingere tutti i dati relativi all’indagine che l’ASP, nel corso del periodo 2008 – 2011, ha condotto, intervistando un campione rappresentativo di cittadini tra i 18 ed i 69 anni, residenti nel territorio della provincia di Ragusa, con domande inerenti a fattori di rischio per patologie cronico degenerative ed alla adesione ai programmi di prevenzione volti a favorire le modifiche dei comportamenti che possono compromettere la salute.
Un campionamento di 205.975 persone proporzionale stratificato per sesso e classi di età.
“Approfitto di questa occasione per ringraziare tutti quelli che, a vario titolo, si sono impegnati, anche fuori dall’orario di servizio, alla conduzione e realizzazione di questa rilevante ricerca. Si è creato, con l’utenza intervistata, anche un rapporto diretto che spesso si è arricchito di ulteriori informazioni non contemplate nelle domande poste. Va dato atto che la Direzione Generale in questa esperienza è stata significantemente vicina, permettendo di utilizzare appieno le necessarie risorse economiche destinate alla prevenzione. Infatti su 37 linee di intervento ne abbiamo realizzate 32.
Lo stato di salute percepito dalla comunità è buono e ci sprona ad impegnarci ancor di più, nel futuro, a fare prevenzione ed informazione. Va sottolineato, infatti, che i dati serviranno a realizzare un’offerta di sevizi sanitari peculiari alle esigenze del territorio. Abbiamo coinvolto, e lo faremo anche per le prossime azioni, altre strutture dell’ASP: l’Educazione alla Salate e la Medicina Scolastica portando avanti il programma nazionale “OKKIO ALLA SALUTE” rivolto alle nuove generazione per un maggiore consumo di frutta.” Queste le parole del dott. Franco Blangiardi.
Il dott. Giuseppe Ferrera, è intervenuto dicendo: “Desidero ringraziare i cittadini, i Medici curanti che hanno contribuito,in modo essenziale, alla realizzazione ricerca. Molto si è fatto per quello che riguarda la prevenzione del tumore del colon retto, in questi ultimi anni. I programmi di screening colon rettale sono partiti dal 2010 e coinvolgono circa 70530 persone di 50-69 anni. Circa il 13,5% delle persone intervistate nella fascia di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali (sangue occulto ogni due anni o colonscopia ogni cinque anni). Difatti il dato dello screening di partenza era del 4%.
Nell’ ASP di Ragusa si è raggiunto un livello di copertura del 24% (45% a livello Nazionale) nella popolazione target. Allo stato attuale ci stiamo attivando anche per un’altra indagine che merita attenzione: il Disturbo Depressivo Maggiore, che si presenta con tono dell’umore particolarmente basso per un periodo abbastanza lungo, sofferenza psicologica, fatica nel prendersi cura del proprio aspetto e della propria igiene, riduzione e peggioramento delle relazioni sociali, tendenza all’isolamento, difficoltà sul lavoro o a scuola, peggioramento del rendimento. Circa il 10% degli intervistati ha sintomi depressivi con percentuali più alte tra le donne, nelle persone con difficoltà economiche, senza lavoro e nelle persone con patologie severe.”
Anche il dott. Claudio Pace ha fornito il suo contributo: “scegliamo il campione prelevando gli intervistati dall’anagrafe degli assistiti, precediamo l’intervista con una lettera di contatto e se la persona è disponibile la raggiungiamo telefonicamente. Le ricerca è uno strumento indispensabile per la programmazione futura che serve ad educare le nuove generazione a stili di vita salutari”.
Ha concluso, Infine, il dott. Francesco Maniscalco affermando che “ l’ASP di Ragusa ha da tempo voluto spostare il baricentro verso la prevenzione, superando, quindi, la visione ospedale-centrica.”