La seduta del Consiglio Comunale di lunedì 3 marzo è stata subito sospesa in apertura, su istanza del Consigliere Angelo la Porta, a cui ha dato seguito il Presidente Iacono per ascoltare la voce di alcuni residenti di cda Nave, a Marina di Ragusa, presenti in aula per sollecitare un intervento dell’amministrazione e del civico consesso .
La questione portata all’attenzione degli amministratori è quella dell’impianto di illuminazione di pertinenza della lottizzazione 51/80 per cui il settore manutenzione e gestione infrastrutture del Comune
intende chiedere la cessazione della fornitura di energia elettrica in caso i residenti delle vie in questione non provvedano a volturare a nome proprio i contratti con la società fornitrice dell’energia elettrica.
E’ una questione che si trascina da anni, perché i tecnici comunali non ritengono possibile che l’ente acquisisca la manutenzione e il controllo di strade e impianti che non risponderebbero ai requisiti di legge.
I residenti, dal canto loro, si fanno forti di una delibera di giunta de 1998 che assumeva al Comune l’onere della manutenzione e gestione dell’impianto di pubblica illuminazione.
Le tipiche storie, di sapore pirandelliano, italiane e, specificatamente, siciliane: quattro diverse amministrazioni, di diversa estrazione politica, si sono succedute e hanno avallato lo status quo.
Solo da 2006 parte un invito-diffida a volturare l’utenza della pubblica illuminazione, ma passano 8 anni senza che accada nulla, solo formali diffide scritte, nell’ottobre del 2012 e nell’ottobre del 2013, a cui no viene dato seguito, né dai residenti, né dagli uffici mittenti.
Dal tavolo di confronto di lunedì pomeriggio non sono emerse posizioni risolutorie della questione, l’assessore Stefania Campo ha mostrato massima disponibilità per venire incontro alle esigenze degli istanti, ma ha ribadito l’esigenza di ritrovare soluzioni nei termini di legge e dei regolamenti.
Le strade, intanto sono aperte, come da sempre alla pubblica fruizione, addirittura costituiscono congiunzione fra vie importanti di Marina di Ragusa, per gli stesi motivi il Comune potrebbe essere chiamato in giudizio per interruzione di pubblico servizio.
Il cambiamento auspicato dalla maggioranza dei ragusani come influenzerà la questione? Si spegneranno le luci o si continuerà ancora per anni a forza di formali diffide senza risolvere l’inghippo ?