“Storicamente, come ho sempre sostenuto, sono stati stanziati fondi insufficienti per la bolletta energetica”. Sono queste le parole dell’Assessore Stefano Martorana per ribadire i concetti, già più volte espressi, a proposito delle bollette per l’energia elettrica che la nuova amministrazione si trova a dover pagare per periodi antecedenti al suo insediamento. La transazione con ‘Gala energia’, per quasi tre milioni di euro di cui circa 250.000 euro di interessi, non è che una parte dell’esposizione debitoria dell’ente.
Nei bilanci degli anni passati non sono state previste somme adeguate, nonostante precise indicazioni dell’energy manager che, per iscritto, sollecitava la maggiorazione dell’impegno di spesa.
L’ammanco strutturale ha subito anche un aumento della sua consistenza per l’esplosione delle tariffe, fattore che ha contribuito a provocare il disastro.
Non è nemmeno colpa del Commissario Straordinario, che si è trovato nell’impossibilità contabile di provvedere ai pagamenti in quanto ha trovato un bilancio già approvato dall’ultima amministrazione.
Rispedite quindi al mittente le accuse delle opposizioni, in particolare quelle del consigliere dell’UDC, Sonia Migliore, che, secondo Martorana, sarebbe stata, nella precedente amministrazione, “assessore disinformato o inconsapevole, che frequentava poco la ragioneria e non aveva contezza degli aspetti economici della situazione”.
L’assessore ha chiarito gli aspetti tecnici della transazione e delle altre misure tendenti ad azzerare la situazione debitoria dell’ente, di cui, in ogni caso, in risposta a una specifica domanda dei giornalisti, ha confermato la consistenza, nella misura di circa 10.000.000 di euro di inevaso per la bolletta energetica, all’atto dell’insediamento.
Per Martorana, attualmente, il debito è dimezzato, si è evitato il rischio concreto di andare a finire come nella città di Catania, dove vennero spente le luci della pubblica illuminazione, c’è solo il rammarico di aver dovuto procedere all’aumento dell’IMU per far quadrare i conti e di aver dovuto sostenere una spesa imprevista per interessi e sanzioni che si sarebbe potuta destinare in maniera proficua per la città.
In ogni caso, è intenzione dell’amministrazione valutare attentamente eventuali responsabilità di amministratori e/o dirigenti, ricorrendo, eventualmente, alle sedi opportune perché siano sottoposte a giudizio.
Auspicabile, in tal senso, – ci permettiamo di aggiungere – che le stesse eventuali responsabilità vengano portate a conoscenza dell’opinione pubblica, anche per porre fine alla lunga diatriba fra giunta e opposizioni, per dirimere la quale sarebbe anche opportuno che venisse resa pubblica tutta la documentazione dettagliata relativa alla questione.