Comiso è salva. Il governo Renzi, con il decreto legge n. 16 del 6 Marzo 2014, ha garantito a tutti i comuni in difficoltà economiche, con più di 20 mila abitanti, di poter dar vita ad un piano di rientro in tre anni e non più in due. In tal modo Comiso si eviterà il commissariamento, che è sempre un’incognita e come i siciliani stanno sperimentando sulla prorpia pelle non è sempre la migliore delle soluzioni possibili.
“Si tratta – ha spiegato il sindaco Spataro – di quella modifica alla legge nazionale che crea le condizioni per recuperare un danno altrimenti irreversibile, consentendo all’Ente di utilizzare il bilancio 2013 per ripianare i buchi insanabili del biennio 2011 – 2012 ereditati dall’amministrazione in carica. Grazie ad una gestione oculata che ha sacrificato anche alcune risposte importanti per la città nei primi sei mesi di amministrazione, Comiso ha oggi infatti un bilancio 2013 in grado di assicurare quell’avanzo di circa 2 milioni di euro che potrebbe rimettere in equilibrio i conti e scongiurare l’arrivo di un commissario ministeriale che avrebbe penalizzato ancora di più la situazione dei cittadini, per l’inasprimento ulteriore della pressione fiscale, e dei dipendenti comunali, per il probabile ricorso alla mobilità”.
Adesso al Comune di Comiso attendono la comunicazione ufficiale da parte del Ministero dopodiché il Consiglio comunale dovrà approvare il piano di rientro e trasmetterlo alla Commissione per la stabilità degli enti locali, quando la suddetta Commissione darà il proprio assenso, l’Amministrazione Spataro potrà finalmente iniziare a lavorare per ripianare i debiti e sanare una volta per tutte lo stato finanziario del Comune.