Nella prima e nella seconda Repubblica, richieste di verifica di questo tipo significavano dissotterrare l’ascia di guerra, momento inequivocabile qualche attrito che esigeva trattative per ristabilire i rapporti normali all’interno di alleanze e coalizioni di governo.
Nel nostro caso, per il peso di alcuni personaggi coinvolti e per la forza bulgara di una maggioranza che non può essere scalfita da eventuali rotture di accordi, ci troviamo nel contesto di una normale convocazione delle parti per affrontare semplici questioni sul tappto. O così, almeno, si vuol far credere.
L’Associazione Partecipiamo, in una nota inviata al Sindaco, sollecita attenzione su una serie di punti per i quali si chiede, altresì, un momento di confronto.
Fra i temi da analizzare, Partecipiamo mette in primo piano il Piano di Zona del distretto socio sanitario 44, la costruzione di un welfare di comunità anche in considerazione della programmazione poco condivisa e poco organizzata dei fondi messi a disposizione dai Piani di Azione e Coesione.
Il Movimento politico che, ricordiamo, ha sostenuto, convintamente, nelle ultime elezioni, al ballottaggio, il Sindaco in carica, ricorda che il programma amministrativo condiviso aveva proposto l’istituzione di un fondo comunale per agevolare l’accesso, da parte dei giovani e delle associazioni di cittadinanza attiva, alle risorse specifiche dell’Unione Europea come anche la promozione di una Fondazione di Comunità, organismo capace di attrarre ed organizzare risorse economiche ed energie provenienti da privati che si mettono al servizio della comunità stessa.
Nel richiedere una verifica del programma, vengono anche sollecitate analisi sulle proposte avanzate, nel corso dei primi mesi di nuova amministrazione, da parte del Presidente del Consiglio Giovanni Iacono, sul Prg e su tutte le questioni inerenti l’urbanistica, i servizi sociali, l’allargamento della delimitazione del Parco degli Iblei, lo sviluppo economico.
Già nello scorso mese di gennaio, il Presidente Iacono, nel corso di una interessante intervista che, ancora, si può leggere su partecipaimoragusa.it, aveva considerato conclusa la fase di ‘apprendimento’ della nuova amministrazione e reputava ‘’ non più procrastinabile un forte cambio di ‘marcia’’’.
‘’Dopo la dannosa ‘ubriacatura’ delle ‘Raguse grandi’, – dichiarava Giovanni Iacono – la città, che ha fatto soffiare un radicale e forte ‘vento’ di cambiamento, ha bisogno di riprendere la normalità, di riprendere il cammino delle opportunità nel lavoro e nella dignità, dello sviluppo di una comunità dove a prevalere dovranno essere i più deboli e non i più furbi, del servizio in politica e della buona amministrazione’’.