A quasi due anni dalle scorse elezioni amministrative, è possibile tracciare un bilancio? Probabilmente si, ma a farlo non saremo noi, bensì gli ex avversari politici dell’attuale sindaco Vito Fornaro.
Alle elezioni del 2012 si presentarono tre liste: risultò vincente poi la coalizione “Cambiare per Crescere”, che consegnò la vittoria a Vito Fornaro, oggi sindaco.Purtroppo per l’attuale maggioranza, passato il momento delle elezioni nel giro di pochi mesi, come nelle migliori tradizioni chiaramontane, si consumò una spaccatura all’interno della compagine amministrativa: tre consiglieri (oggi Lista Megafono, vicini all’area gurrieriana), non garantirono più la maggioranza in consiglio a Fornaro.
Ma oggi non ci interessa analizzare i motivi di quella spaccatura, piuttosto ripercorrere insieme agli altri due ex candidati un momento della storia chiaramontana. Come si ricorderà, gli altri due contendenti alla poltrona di primo cittadino erano Giovanni Nicosia, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici nella giunta Nicastro, che si presentò con la lista “Giovanni Nicosia Sindaco”, costituita da personalità vicine a quella che allora era la Casa delle Libertà e l’area di Centro Destra, insieme all’MPA e FLI. Alle elezioni, la lista non riuscì ad ottenere neanche un consigliere comunale e si piazzò, per numero di voti, terza. Altro candidato era Salvatore Nicosia, assessore ai servizi sociali sempre nella giunta Nicastro. La sua lista era costituita da personalità legate al PD, all’UDC e all’associazione Liberamente. La lista, riuscì ad ottenere cinque consiglieri comunali e si piazzò al secondo posto per numero di voti. Abbiamo posto le stesse domande ad entrambi gli ex candidati. Stesse domande, risposte ovviamente diverse.
INTERVISTA A GIOVANNI NICOSIA
Durante le passate elezioni amministrative, lei era candidato sindaco. Com’era costituita la sua lista?
La lista era costituita da tanti giovani capaci , entusiasti ,motivati e da pochi diversamente giovani come me, che avevano però maturato un’esperienza amministrativa.
Lei aveva già ricoperto un ruolo amministrativo. Pensa che questo abbia influito sulla scelta dell’elettorato?
L’avere ricoperto un ruolo ha certamente consentito agli elettori di esprimere un giudizio sul mio operato e su quello dell’intera Amministrazione.Non rinnego questa esperienza. La vecchia compagine ha amministrato fattivamente pur nelle note ristrettezze economiche, con parsimonia , con trasparenza , con equità e rispettando la dignità di tutti i cittadini. L’elettorato ha avvertito l’esigenza di rinnovamento ritenendoci magari responsabili delle difficoltà oggettive o delle gravose tasse comunali . Non credo però che ci abbia penalizzato per immobilismo. Infatti tra le attività del mio assessorato ricordo : i cantieri di lavoro, l’acquisizione a titolo gratuito dell’acquedotto EAS di Muti ,il rinnovamento del parco macchine ad uso dell’ufficio tecnico, l’acquisto di cestello elevatore per le manutenzioni. La ristrutturazione del palazzo Montesano, del Palazzo Comunale , della scuola media , delle scuole elementari S. Giuseppe e di Piano dell’Acqua. Il muro di contenimento del costone roccioso sottostante C.so Kennedy. La strada di accesso al Santuario di Gulfi. La realizzazione del nuovo cimitero. Il rifacimento del servizio di illuminazione al cimitero. La progettazione di un parcheggio auto nelle adiacenze dei giardini Comunali. La progettazione di un centro operativo per la protezione civile all’imbocco dell’arteria che conduce al Santuario. Il rifacimento del campetto sportivo di S.Vito. L’illuminazione di diverse strade extraurbane con lampade fotovoltaiche. Il Progetto per la ristrutturazione della scuola materna di Via Fontana e per il rifacimento della parte inferiore di Via Gulfi. Il centro diurno di Roccazzo. La realizzazione della via di fuga di S.Nicola.
Quando è stato ufficializzato l’esito, si è sentito in un certo senso tradito dai propri elettori? Che cosa ha provato?
Il giudizio degli elettori merita rispetto . Vedere sfumare qualcosa in cui si crede un progetto , un’idea, una visione di sviluppo della propria città , non fa certo piacere.
Con il senno di poi, che cosa non ha funzionato durante la sua campagna elettorale?
Ho pensato che non siamo riusciti a fare passare il ns messaggio .Tentavo di veicolare il concetto che in assenza di contributi a pioggia da parte di Enti esterni , se si vuole assicurare alla comunità una certa qualità di vita, necessita cambiare modo di pensare. Modelli culturali vecchi non si possono applicare a realtà nuove. Il Comune può limitarsi ad offrire la logistica , a fare da collante, da coordinamento e da stimolo. In assenza, si inizierà a perdere le tradizioni , gli eventi e lo sviluppo . Non era certo necessario consultare la sfera di cristallo per indovinare che non si sarebbe potuta realizzare “ La coppa Monti Iblei “
Oggi, si ricandiderebbe?
Mai dire mai !
Che rapporti ha oggi con l’attuale amministrazione?
Sono soltanto un cittadino al servizio della comunità in cui opero da oltre trent’anni. Osservo.Nella prima parte del mandato elettorale ogni Amministrazione è impegnata ad approfondire , a programmare , a progettare , a seminare. Mi dispiace sentire qualcuno invocare il miracolo del peruviano San Martino De Porres .Pare che solo lui sia riuscito a far mangiare nello stesso piatto il cane , il gatto ed il pappagallo.
Se lei oggi fosse al governo, cosa farebbe al posto dell’attuale amministrazione?
Continuerei a portare avanti prioritariamente l’iter per la revisione del piano regolatore generale, strumento importante per offrire opportunità di sviluppo a diverse zone del nostro territorio Comunale. Mi impegnerei per quanto possibile a debellare la burocrazia inutile .
Ci dobbiamo aspettare un suo “rientro” nella politica chiaramontana?
Non lo escludo ! Del resto , come non essere d’accordo con E. Ferrari “ Quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare “
INTERVISTA A SALVATORE NICOSIA
Durante le passate elezioni amministrative, lei era candidato sindaco. Com’era costituita la sua lista?
Coerentemente con il mio pregresso impegno in politica, la mia lista era composta sia da persone che avevano onestamente maturato una certa esperienza nell’amministrazione della cosa pubblica, sia da soggetti che, pur affacciandosi per la prima volta sulla scena della politica, erano portatori di esperienze professionali utili, se non necessarie, al futuro della nostra città. Ho rigettato, in fase di formazione della lista, qualsiasi proposta di “alleanza a tutti i costi” che, probabilmente avrebbe determinato problemi successivamente.
Lei aveva già ricoperto un ruolo amministrativo. Pensa che questo abbia influito sulla scelta dell’elettorato?
Quando si partecipa ad una competizione elettorale bisogna essere consapevoli del fatto che tutto può accadere. Ognuno si presenta con la propria faccia ed avanzando una proposta. È poi l’elettore a scegliere. Dal mio punto di vista avere svolto ruoli amministrativi in passato era un valore aggiunto.
Quando è stato ufficializzato l’esito, si è sentito in un certo senso tradito dai propri elettori? Che cosa ha provato?
La politica si fa o per passione o per interesse. A volte prevalgono gli interessi.Appena dopo un giorno di riposo, ho ripreso, in pieno, la mia attività da cittadino. Anche dal punto di vista lavorativo ho sempre privilegiato le relazioni che si fondano sui buoni rapporti umani, sereno e certo di essere stato di aiuto alla collettività della quale faccio parte.Dopo le elezioni più che per me, le mie preoccupazioni ed i miei pensieri erano rivolti alle tante persone che avevano creduto nel nostro progetto. Ma queste sono le regole della democrazia. La Gente ha scelto.
Con il senno di poi, che cosa non ha funzionato durante la sua campagna elettorale?
Mi piace guardare avanti e, solitamente, non amo fare dietrologia. Non sto a rompere il capello in quattro nel cercare motivazioni sociologiche o di altro tipo. Quando ci si trova a prendere delle decisione si cerca sempre di dare il meglio. Penso solo che la gente voleva provare altro. Oggi ha provato.
Oggi, si ricandiderebbe?
Considerato come sia stato allargato “il solco” tra il “palazzo” e il paese, ci penserei su.Le candidature, poi, nascono dalla voglia di tante persone di proporre un progetto per la città e credo che vi siano professionalità che possano far riprendere il cammino a questo paese.
Che rapporti ha oggi con l’attuale amministrazione?
Rapporti? Io sono un semplice cittadino e loro gli amministratori.
Se lei oggi fosse al governo, cosa farebbe al posto dell’attuale amministrazione?
Intanto porterei immediatamente a piena esecuzione tutti i finanziamenti che altri, in passato, hanno ottenuto (Scuola Materna, Asilo Nido, Via Gulfi, Elisuperficie, Greenway, Bonifica discariche e tanto altro ancora), avendo cura di non perderne alcuno per strada (es. videosorveglianza). Ma oggi non sono amministratore.
Ci dobbiamo aspettare un suo “rientro” nella politica chiaramontana?
Sono legato al paese in cui vivo, chi può prevedere il futuro? In tutte le storie delle città vi sono fasi di stallo o di involuzione, ma poi la storia ci ha insegnato che la gente sa reagire ai momenti di difficoltà. Va detto che, se vi sono le condizioni idonee, si può pensare di dare un contributo, qualunque possa essere il ruolo.Per quel che mi riguarda, ho un ricordo positivo del mio impegno politico. E’ stato un periodo di intenso lavoro, costellato di risultati esaltanti. Il mio comune è l’unico in Sicilia ad avere una mappa del territorio, “I Percorsi dell’Olio”, interattiva sul sito istituzionale (più di un assessore mi ha contattato perchè vuole adottarne l’idea per il proprio territori); oltre all’Associazione “Città dell’olio”, Chiaramonte fa parte dell’Associazione “città del Bio”; ha aderito ad Avviso Pubblico; è stata tra le prime realtà comunali ad aderire al “Patto dei Sindaci”. È esaltante pensare di aver incrementato i trasferimenti del distretto socio sanitario 44 a favore della nostra comunità e conseguentemente i servizi a favore degli anziani e dei diversamente abili. Di avere ricevuto attestati di fiducia e di stima da parte degli amministratori degli altri Comuni del medesimo distretto. Avere proposto e conseguito il finanziamento di diversi progetti, per gli anziani per i disabili; per il territorio; per l’asilo nido; per l’area camperisti; per il carnevale (finanziamento denominato “Un futuro di cartapesta” speso in occasione del carnevale 2013).
Ancora sul piano dello sviluppo economico sono contento per il fatto di avere avuto l’assegnazione delle somme per la videosorveglianza a servizio dell’intero territorio; di avere operato per i rilancio del Centro Commerciale; di avere ottenuto che, per la prima ed unica volta, tutti i produttori organizzati fossero presenti in un’accattivante stand del Comune di Chiaramonte al una delle più importante vetrina per l’olio di oliva come il CIBUS, nonché il sostegno nelle altre fiere e iniziative tematiche internazionali (olio, sfilato ecc.); di avere sostenuto il progetto della Greenway; di avere avviato l’Unione Ibleide; di avere lasciato lo studio preliminare per la certificazione di qualità ambientale (iso 14.001).