Su istanza di alcuni consiglieri, fra cui il primo firmatario Mario D’Asta del PD, il Presidente Giorgio Mirabella ha provveduto a convocare la 6ª Commissione per parlare dei problemi del settore agricolo e trovare soluzioni per un rilancio del comparto.
Riunione affollata, a cui hanno partecipato, oltre ai consiglieri componenti e all’Assessore Martorana, i rappresentanti di Federmanager, Sebastiano Salemi, di Legacoop, Occhipinti, di Confcooperative, Gulino, e il nuovo Direttore della Coldiretti provinciale, dott. Greco, presente alla riunione con il vicepresidente Biazzo.
Dopo il saluto del Presidente Mirabella, è stato Mario D’Asta a introdurre l’argomento, offrendo la disponibilità per un ampio momento di ascolto per le aziende agricole assillate da mille problematiche, nel contesto di una serie di azioni da intraprendere, con il coinvolgimento del Consiglio, per trovare soluzioni, anche su temi che possono andare oltre il livello comunale.
E per creare un meccanismo di partecipazione virtuosa, D’Asta ha suggerito l’istituzione della Consulta Agricola Comunale per discutere e analizzare i problemi.
Gli ospiti intervenuti hanno espresso grande interesse per la partecipazione e hanno sciorinato dati e problematiche emergenti, fra cui sono emersi le difficoltà per accedere al credito e gli acclarati sprechi della filiera che incidono sulla già grave situazione di mercato.
Nel ritenere indispensabile tutelare e valorizzare le eccellenze del territorio, nei settori dell’ortofrutta, della zootecnia e dell’industria lattiero-casearia, ammettendo che è estremamente complicato trovare soluzioni nel breve/medio periodo hanno messo in guardia dai tavoli di concertazione in cui non si conclude nulla.
Ci sono state delle proposte per l’Amministrazione che dovrebbe favorire filiere corte, mettere un argine alla nascita di aziende in eccesso, lottare contro gli speculatori ed vitare la creazione di disvalore: questo, accanto ad una attenta politica di attenzione verso le agevolazioni europee e gli interventi della regione, può aiutare ad uscire dalla crisi imperante.
Inevitabile, però, constatare come, per problemi che da anni sono sul tappeto, nessuno abbia avuto la capacità di presentare proposte concrete e circostanziate per interventi risolutivi.
Solo il dott. Greco, neo Direttore della Coldiretti provinciale ha posto sul tavolo precise richieste: incontro immediato, con la mediazione dell’amministrazione, con le banche per verificare le condizioni del credito, proposta al Comune per la costituzione di un fondo per abbattere gli interessi dei Consorzi Fidi, valorizzazione, promozione e incentivazione dei mercati dell’agricoltore.
Proseguendo sulla scia di una serie di interventi concreti, Greco ha toccato il tasto del mercato interno che deve essere privilegiato, anche con azioni forti nei confronti della grande distribuzione che deve essere, quasi, obbligata a privilegiare il prodotto locale.
L’Assessore Martorana ha assicurato l’interessamento dell’amministrazione, suggerendo, altresì di attenzionare il settore del turismo rurale che può svolgere una efficace opera di promozione di tutto il comparto. Diversi gli interventi dei consiglieri che si sono detti disponibili per le proposte scaturite, della Consulta e di un programma per la presenza del Comune a Expo 2015 con le eccellenze agroalimentari del territorio.
In particolare Giuseppe Lo Destro ha auspicato una inversione di tendenza nelle politiche nazionali, per eliminare burocrazia, funzionalizzare i controlli e rimediare alle disfunzioni della filiera. Maurizio Tumino ha sciorinato il consueto pragmatismo e, pur interpretando il malessere del comparto, non ha voluto creare false illusioni. Spegnendo gli entusiasmi per EXPO 2015, per cui si parte, in ogni caso con grande ritardo e senza interlocutori di peso, ha esortato a non persistere nelle chiacchere inutili: riconoscendo che non si possono addossare soverchie responsabilità all’Amministrazione, occorre guardare alla realtà di un bilancio 2013 che ha visto 600.000 euro di tagli nel settore dello sviluppo economico.
Per il 2014 Tumino ha auspicato l’impegno, ritenendo di interpretare anche il pensiero delle altre opposizioni, di appostare almeno 500.000 euro per discutere di progetti concreti: sarà compito della maggioranza sostenere questa proposta e votarla, per permettere all’amministrazione di predisporre adeguati interventi, a meno che non si voglia proseguire sulla strada della bocciatura, per ogni intervento suggerito dalle minoranze, anche in danno della città.
Dopo due ore di riunione, due le proposte scaturite, istituzione della Consulta e verifica di progetti per EXPO 2015: ad una prima analisi, non emerge granché da una pur lodevolissima iniziativa. Di veramente concreto nulla.