La città non si era ancora ripresa dallo stupore per aver letto una missiva, inviata alla Presidente della Commissione Trasparenza, in cui si anticipavano gli esiti della selezione per la nomina dei dirigenti dell’ente comunale. Subito, un altro fatto che lascia basiti.
A distanza di poche ore dalla presentazione di un ordine del giorno dei consiglieri di minoranza Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro, che invitava a rivedere le somme indicate negli allegati di bilancio a valere sulla Legge su Ibla, in quanto le stesse non trovano alcune riscontro contabile con la somma complessiva dei sottoconti di Tesoreria, presenti presso la Cassa Regionale, relativi a valere sulla L.R. 61/81, viene convocato, dall’Assessore Comunale al Bilancio, Stefano Martorana, un incontro con la stampa per parlare di rendiconto 2013 e Legge su Ibla. Diverso il titolo, ma medesimo argomento. Una coincidenza che non può non lasciare stupiti.
L’Assessore ha ritenuto opportuno informare i cittadini su alcuni elementi emersi nel corso della redazione del Conto Consuntivo 2013: il Comune rientra, a pieno titolo, dentro i parametri del patto di stabilità, grazie all’impegno dell’amministrazione e del Consiglio Comunale.
Altro fatto importante è che il Comune avrà un avanzo di amministrazione di 13.000.000 di euro, superiore di circa 3.000.000 alle aspettative, frutto anche questo, ancora secondo quanto detto da Martorana, della buona gestione dell’amministrazione Piccitto.
Esprimendo il massimo plauso per i risultati derivanti dai benefici effetti della Legge su Ibla, l’assessore ha messo in evidenza come siano state riscontrate delle discordanze fra quelli che sono gli impegni assunti per la realizzazione delle opere in centro storico e il dato effettivo della cassa a disposizione del Comune.
Fino al 2004, dal lontano 1981, le risorse regionali destinate ai centri storici, in forza della Legge 61/81, venivano trasferite all’interno del fondo globale, una sorta di cassa comune, mentre dal 2005 le somme venivano appostate all’interno di sottoconti.
E’ stato rilevato, dal 2005, un disallineamento fra le somme incamerate e quelle impegnate per le realizzazioni. Per il periodo 1981- 2004 la differenza sarebbe di 16.301.921 euro, somma che dovrebbe trovarsi all’interno delle casse ma che manca all’appello.
Bravi quindi Tumino e Lo Destro ad accorgersi che qualcosa non andava, ma non sufficientemente per rendersi conto del ‘buco’. In pratica, se il Comune volesse realizzare tutte le opere, verrebbe a mancare la cifra indicata.
Per Martorana, che, marcatamente, ha fatto capire che non si tratta di un ammanco ma di somme utilizzate senza tenere conto dei vincoli per la Legge su Ibla, per altre finalità, mentre prima le somme confluivano nella cassa comune, nel passaggio ad un nuovo regime contabile l’avanzo previsto non è stato vincolato e, come tale, utilizzato per altre opere o per far fronte a debiti fuori bilancio.
Di fronte a questa situazione, che a prima vista può sembrare grave e dagli esiti tutti da scoprire, Martorana non ha mostrato eccessivo imbarazzo, illustrando subito quali sono i rimedi che saranno adottati: tutto l’avanzo di amministrazione 2013 sarà vincolato ad hoc, così da poter realizzare le opere, i tre milioni di differenza saranno solo un disavanzo teorico, perché il Comune, in più anni, prima del completamento delle opere, potrà appostare le somme necessarie. Il tutto per difendere la Città da probabili strumentalizzazioni, da possibili accuse di distrazione di fondi, a tutela delle importanti opere che la Giunta Piccitto vuole portare avanti.
In pratica l’Assessore al Bilancio ritiene che lo stesso ordine del giorno dei consiglieri Tumino e Lo Destro valga a significare che la Legge su Ibla è stata gestita male, nella profonda convinzione che ogni tentativo di speculazione sull’accaduto possa essere smontato, decisamente, dall’assunzione di responsabilità che l’amministrazione mostra nei confronti della città e dei cittadini.
Per significare meglio la posizione e il convincimento, Martorana ha candidamente osservato che qualcuno ha preso i soldi dal salvadanaio, ma responsabilmente vengono rimessi dentro, comportamento che non solo costituisce rimedio ma rivela grande responsabilità.
Nel prosieguo della discussione, scaturita anche dall’intervento di diversi giornalisti, l’Assessore ha eccepito su un discutibile provvedimento del Commissario straordinario che avrebbe, inspiegabilmente, eliminato impegni di spesa relativi a opere della Legge su Ibla, senza una logica apparente, cosa di cui i consiglieri di opposizione, secondo Martorana, avrebbero dovuto occuparsi, come pure appare strano che gli stessi, pur presenti, istituzionalmente, in anni precedenti, non si siano accorti prima di queste anomalie.
A specifica domanda su come far fronte ad eventuali debiti fuori bilancio, l’assessore ha risposto che, rientrando nel patto di stabilità, sarà possibile contrarre mutui; dalla discussione non è emerso da quanto tempo abbia avuto contezza dell’inghippo ma una risposta data, che sotto certi aspetti ha lasciato perplessi, chiarisce gli aspetti secondo cui l’operazione di rimettere a posto i conti viene fatta solo ora perché prima, senza patto, non si sarebbe potuto rimediare.
In conclusione, per Martorana, un atto che dimostra la serietà del Comune di Ragusa e di questa amministrazione.