Incontro questa mattina fra due funzionari della Polizia di Stato della Questura di Ragusa e le classi prime e seconde medie dell’istituto Serafino Amabile Guastella di Chiaramonte Gulfi. Cyberbullismo e reati connessi al mondo del web: questi i temi principali trattati durante l’incontro che si è svolto in sala Sciascia. L’incontro è stato organizzato dalla scuola Serafino Amabile Guastella, in collaborazione con la Polizia e l’associazione culturale “La Ginestra” presieduta da Luisa Fontanella. Il preside dell’istituto, Giovanni Giaquinta, commenta e introduce la conferenza: “Ogni volta che si presenta la possibilità, siamo lieti di poter trattare questi temi a scuola, in modo da stimolare argomenti di discussione. E’ un modo per sensibilizzare i ragazzi alla cultura della legalità e metterli in guardia dai pericoli che può rappresentare il web”. La dottoressa Vinzy Siracusano, dirigente dell’UPGESP della Questura di Ragusa (ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, noto anche semplicemente come “sezione volanti”), accompagnata dall’agente Luigi Aprile, ha parlato ai ragazzi del significato del proprio lavoro e in generale di che cosa fa la Polizia in caso di intervento. L’argomento principale dell’incontro è il cyberbullismo e i pericoli del web. L’intento, dunque, è quello di far capire ai ragazzi che quelle che comunemente vengono definite “bravate”, come ad esempio filmare un compagno mentre viene picchiato o deriso, in realtà sono veri e propri reati. A tal proposito, vengono proiettati tre video: il primo, riguarda la vicenda di un ragazzo schernito e picchiato dai compagni che, considerandolo uno “sfigato”, pubblicano il video su internet. Il secondo, invece, riguarda l’adescamento di una ragazza in chat da parte di un uomo più grande di lei. Il terzo video, invece, riguarda il triste fenomeno della pedopornografia. La dottoressa Siracusano, spiega: “Accade che le persone che costruiscono un profilo su un social, possano mettere informazioni false. Il messaggio è: fate attenzione a quello che fate con il computer o con i videofonini. Fate attenzione, in generale, alla vostra vita”. Naturalmente, la dottoressa Siracusano, spiega che la Polizia Postale vigila e visualizza tutto ciò che viene messo on line in maniera illecita o che possa ledere i diritti di una persona. A fine incontro, i ragazzi hanno posto delle domande agli agenti, dando l’impressione di aver apprezzato l’incontro e di essere realmente partecipi alla problematica.