Ad un certo punto della seduta del Consiglio Comunale di giovedì 10 aprile si è scatenata la bagarre, con un violento scontro verbale, aspro ma contenuto assolutamente entro i limiti dell’educazione e delle buone maniere, che ha visto contrapposti il Sindaco e i consiglieri di opposizione Massari, Lo Destro e Maurizio Tumino. Ci sono stati scambi di accuse, toni elevati, addirittura il vice Presidente, sollecitato dall’assessore Brafa, come si può vedere dalla foto estrapolata dallo streaming, ha dovuto sospendere la seduta che, intanto, veniva abbandonata dal consigliere Massari.
I fatti: ad inizio di seduta i consiglieri Massari, Lo Destro e Tumino avevano fatto i loro interventi alla presenza dell’assessore Dimartino che rappresentava l’amministrazione. Nel consueto, ma legittimo, avvicendamento al tavolo della stessa, accadeva che se andava Dimartino e si accomodava il Sindaco, a cui facevano ala gli assessori Campo e Brafa.
I consiglieri pretendevano che l’amministrazione desse risposte, il Sindaco adduceva la mancata conoscenza dei contenuti delle comunicazioni fatte e precisava che, a norma dell’art. 71 del regolamento d’aula aveva la possibilità ma non l’obbligo di rispondere. Da qua un coro di proteste, scappato di mano anche al tavolo di presidenza, con accuse di mancato rispetto istituzionale che il Sindaco rimandava al mittente, riferendosi ai toni sarcastici utilizzati per salutare la sua presenza in aula.
Il Sindaco eccepiva che l’amministrazione era, eventualmente, tenuta a riferire sull’attività amministrativa e quando tentava di farlo veniva ancora interrotto dal consigliere Lo Destro che ricordava la norma di riferimento che, però, lasciava questo spazio all’inizio delle comunicazioni, non dopo quelle dei consiglieri.
Una contrapposizione artatamente polemica, da entrambe le parti che, comunque, hanno puntato i piedi per l’applicazione del regolamento.
Dopo la sospensione, in forma irrituale, Lo Destro e Tumino hanno avuto modo di replicare i loro interventi, dopodichè il Sindaco ha fatto le sue comunicazioni.
Piccitto ha avuto modo di parlare sulle nomine degli scrutatori, sulle politiche per gli indigenti, sui presunti ma inesistenti campanilismi in ordine alla costituzione del Libero Consorzio in sostituzione della Provincia, su cantieri per il verde pubblico e la segnaletica orizzontale, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere per i quesiti posti da Tumino per il mancato inoltro delle documentazioni richieste e da Lo Destro per la questione della relazione semestrale, argomenti di cui, nel contesto del dibattito in aula, come per altri quesiti di altri consiglieri, ha preso nota, invece, il segretario comunale che si è riservato di documentarsi per potere fornire adeguate risposte agli interroganti.
Anche per la sopravvenuta assenza dei consiglieri Massari e Chiavola il Sindaco non ha toccato nemmeno gli argomenti da questi sollevati, in ordine alle distrazioni dei fondi della Legge su Ibla e sulle sue lamentele per l’invio di atti alla Corte dei Conti e all’Assessorato Enti Locali.