Affollata riunione del Circolo ‘Rinascita Democratica’, il terzo circolo di Ragusa, per il Congresso e l’elezione del coordinatore cittadino, scelto, per acclamazione, nella persona dell’avv. Tony Francone.
Alla presenza del Segretario provinciale del partito, Giovanni Denaro, di numerosi ospiti e dei tanti iscritti e simpatizzanti, si è celebrato un momento importante della vita democratica del circolo, che ha dato spunto per alcune riflessioni sulla politica nazionale e locale, tralasciando, forse non a caso, gli aspetti molto travagliati di quella regionale.
Ha aperto i lavori il coordinatore uscente Vito Piruzza che si è soffermato sulla politica del governo nazionale, improntata al cambiamento auspicato dalla gente, e su quegli aspetti che si contestano a Renzi come elementi che non sarebbero prettamente di sinistra.
Di seguito è intervenuto il Segretario Provinciale Giovanni Denaro che si è subito complimentato per le modalità di organizzazione del Congresso, esprimendo il plauso per la presenza dei tanti ospiti e delle diverse sensibilità del partito ragusano. I toni distesi utilizzati dal Segretario hanno fatto trapelare, subito, l’interiore tranquillità del leader che detiene già la visione della luce alla fine del tunnel e si avvia ad una gestione unitaria e condivisa del partito che sta per mettere da parte contrasti e tensioni.
Segnale che la sua attività, di questi primi mesi, mostra i primi segnali di una ritrovata pax che può restituire al partito il ruolo che gli compete.
La serenità interiore di Denaro è emersa dalla mancanza di riferimenti alle vicende che hanno attanagliato il partito nel recente passato, ma più ancora dal suo discorso che lo ha visto volare alto sulle problematiche e sulle emergenze del nostro territorio. Finalmente toni adeguati al ruolo e alle competenze del segretario provinciale che ha, giustamente, auspicato il protagonismo dell’unico partito strutturato che rimane sul campo della politica, soprattutto locale.
Liberi consorzi, economia, turismo, aeroporto, Camera di Commercio, Distretto orticolo zootecnico, centro di ricerca di Cda Perciata e Corfilac sono stati i temi abbracciati dal discorso di Denaro che ha rivendicato un ruolo di prima linea per il PD, per riportare a regime un sistema che tutti ci invidiano e per cui il partito deve costituire volano di ripresa per sbloccare le potenzialità che restano inespresse.
Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore del II Circolo, l’avv. Mimmo Barone, che, nel suo intervento di saluto, ha posto la necessità di percorsi comuni, all’insegna della massima unità, per affrontare le emergenze del territorio che dovrà vedere concretizzata, entro pochi mesi, la nuova realtà territoriale che si deve ergere a baluardo dell’identità storica del ragusano, contro cui forze ostili, a livello regionale, si oppongono per fagocitare un modello di crescita che, già in passato, ha mostrato le sue enormi potenzialità.
Unità di intenti e di azione è stata richiamata anche da Giovanni Lauretta, coordinatore del primo Circolo, mentre Aurelio Mezzasalma, in rappresentanza del Circolo SEL di Ragusa, ha auspicato serie politiche di cambiamento concreto per risollevare le sorti di una città in forte crisi, aggravata da un governo cittadino che non riesce a mettere in atto politiche efficaci, rifiutando anche la collaborazione di quelle forze che hanno contribuito alla vittoria delle ultime amministrative.
Si sono poi avvicendati i consiglieri D’Asta e Massari, rappresentanti del Circolo e del partito, in Consiglio Comunale.
Mario D’Asta ha voluto esaltare il nuovo volto del partito democratico che vuole mettere da parte, una volta per sempre, i caratteri, spesso ancora non sopiti, della sinistra berlingueriana e della corrente cattolica, all’insegna di un nuovo volto moderno e riformatore di forza politica in grado di detenere, definitivamente, la leadership in campo nazionale.
Un partito che vede l’Europa come la vedevano i padri fondatori della comunità europea, un partito del cambiamento che la gente chiede come ultimo tentativo di uscire dalla crisi.
Un partito che, anche localmente, deve assumere consapevolezza del ruolo che gli spetta.
Giorgio Massari si è detto gratificato per le risultanze della nascita del circolo, scaturito da esigenze di divisione interna che sono diventate motivo e momento di coesione per percorsi di unità che non devono essere proclamati ma declinati lungo il corso naturale di tempi adeguati.
E’ stato posto l’accento sulle emergenze della politica cittadina che deve ridurre le diseguaglianze, affrontare la povertà con strategie intelligenti e assumere cognizione della democrazia senza capi, una quasi anarchia che deve affidare alle assemblee di base il potere decisionale.
Pur nelle difficoltà di una politica di opposizione, che poco può determinare nel panorama locale, ha auspicato collaborazione per quelle scelte che possono avere ricaduta sulla vita della città, partendo dai progetti di proposta già avviati nel difficile lavoro d’aula.
Dopo l’acclamazione, il neo coordinatore Francone si è detto disponibile a lavorare per eliminare anche gli ultimi residui contrasti che hanno caratterizzato la vita del partito negli ultimi mesi.
Ha rivendicato il ruolo della politica per le scelte importanti e ha comunicato di voler improntare, da subito, il lavoro per costruire le candidature del futuro che devono uscire da percorsi giornalieri di azione coesa e unitaria.