Claudio Conti intrattiene la stampa, per più di un’ora, ritenendo doveroso illustrare i fatti che hanno preceduto il suo allontanamento dalla Giunta di Palazzo dell’Aquila.
Chi si aspettava rivelazioni esplosive è rimasto deluso, nessuna nota particolarmente polemica, solo estrema decisione nel togliere ogni velo ad un rapporto che si è incrinato, come lo stesso dott. Conti ha voluto precisare, per divergenze di ordine politico e non per fatti personali. Delusione è invece trapelata dalle sue parole che hanno evidenziato, in uno stato generale di massima serenità, scevro da animosità e spirito polemico, il grande rammarico per non essere riuscito ad attuare anche solo una parte di quella rivoluzione culturale che il movimento intendeva portare avanti. Un obiettivo che non è venuto meno, nell’intimo di Claudio Conti che, dopo un periodo, da lui stesso definito ’sabatico’, ritornerà ad occuparsi di ambiente con rinnovata energia, disponibile, fin da ora, a continuare la collaborazione con il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle e con il Metup di Ragusa, già comunque in essere.
Questo è il dato più importante, emerso dall’odierno incontro con la stampa: Claudio Conti, ambientalista della prima ora, grande esperto della materia, non era organico al Movimento di Grillo, ma ne ha abbracciato, con fede, i principi, che ha visto messi da parte dalla seconda amministrazione grillina di capoluogo in Italia, tanto da assicurare collaborazione ad occhi chiusi.
Emerge, nel contempo, uno scollamento lacerante nel metup di Ragusa, che non ha un seguito, a questo punto, né come amministrazione, né come gruppo consiliare. Ad acclarare questo, la presenza, all’incontro con i giornalisti, di alcuni esponenti del metup, testimonianza dello strappo avvenuto.
Gli esiti di questo strappo saranno tutti da verificare, per eventuali sviluppi futuri. Se non sorprende la posizione di buon parte dell’amministrazione, Sindaco compreso, che mai sono apparsi ‘’grillini fino alla morte’’, come anche hanno fatto trapelare in qualche dichiarazione, magari non ufficiale, si ha ora certezza che almeno 15 dei 18 consiglieri sono con il Sindaco e hanno ridimensionato il peso della base del Movimento.
I vertici regionali e nazionali potranno prendere posizione, ma dovranno, pur sempre, tenere conto di chi ha in mano la macchina amministrativa.
La mossa di Piccitto, che ad alcuni può sembrare azzardata, si potrà rivelare un efficace volano di spinta, non solo per l’attività amministrativa quanto più in termini di consenso, dopo il calo avvenuto nei primi mesi di sindacatura.
Anche se, per esempio, alle prossime elezioni europee, il metup facesse convergere i propri voti su un candidato civetta, per una ‘conta’, come avviene negli altri partiti, un consenso elevato non cambierebbe la situazione più di tanto.
Alla resa dei… conti le imposizioni, le rigidità, le pretese del metup di accentrare tutto, si sono ritorte contro il Movimento stesso, che, al momento, perde molto del suo carisma.
Il prosieguo dell’attività amministrativa ci dirà chi aveva ragione. Oggi, in città, più di prima, non governa il Movimento 5 Stelle, ma Federico Piccitto con la sua squadra di assessori e di consiglieri comunali.