Incontro dei portavoce del Movimento Cinque Stelle questa mattina a Chiaramonte Gulfi in piazza Duomo. Si tratta di una delle tante tappe del cosiddetto “Vinciamo noi tour”, voluto dal M5S per presentare il programma delle elezioni europee in tutta Italia. Iniziato il 12 aprile, andrà avanti fino a maggio 2014. Oggi, i rappresentanti del meetup cittadino, insieme ad alcuni portavoce sia dell’Ars che della camera, hanno deciso di portare in piazza i punti fondamentali che intendono portare avanti qualora fossero eletti alle prossime europee del 25 maggio.
La partecipazione è stata modesta, forse perché oggi ricorre la vigilia di Pasqua. Sette, sostanzialmente, i “punti per l’Europa”: referendum per la permanenza nell’euro, abolizione del fiscal compact, adozione degli eurobond, alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune, investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio, finanziamento per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni e abolizione del pareggio di bilancio.
La prima portavoce a prendere la parola è Vanessa Ferreri, deputata all’Ars: “Noi abbiamo restituito il 70% dello stipendio e messo quella somma in un fondo per la piccola e media impresa. Nessun altro lo ha fatto. Il Governo non fa partire questi fondi perché altrimenti vorrebbe dire riconoscere il successo del M5S. Questo Governo dovrebbe andare a casa. Le commissioni sono bloccate da un mese. Noi siamo in 14 e siamo sempre presenti ma non perché siamo degli eroi, ma perché il nostro è un mandato che ci è stato dato dai cittadini. Queste battaglie le porteremo anche in Europa: se riusciamo ad avere il 33% dei consensi, butteremo fuori anche Crocetta”.
Maria Saija, invece, è candidata alla prossime europee: “Io sono di Messina e ho 34 anni e ho sempre lavorato nel settore turistico. Oggi, mi viene data l’opportunità di rappresentavi in Europa. I cittadini devono avere voce in quel Parlamento, che è sempre stato considerato un luogo in cui andare in vacanza. E’ arrivato il momento di dire che noi non possiamo favorire il Marocco o la Tunisia nel commercio delle arance, solo perché le nostre hanno un costo. Allora, che senso ha essere in Europa? Per sostenere trattati assurdi come il fiscal compact? Il M5S vuole andare in Europa per ritrattare queste regole insensate”.
Prende la parola anche Stefano Zito, portavoce all’Ars: “Io lavoro in commissione sanità e anti – mafia. Se fino ad oggi in Europa abbiamo mandato Iva Zanicchi, Borghezio e Mastella, mi dite come si fa a trattare con persone competenti? E’ anche per questo che ci hanno svenduto. Quando si è parlato delle quote latte, non si è presentato nessuno degli italiani e ci hanno assegnato quelle del Belgio, il che è assurdo. Questa, non è né più né meno che la terza guerra mondiale, combattuta però solo dal lato economico. Molti criticano i nostri portavoce nazionali per la mancata alleanza con il Governo. Con Crocetta abbiamo provato a votare le leggi “buone”. Ma dovevamo votare anche le porcherie. E allora abbiamo detto no”. Parlando anche del voto di scambio, argomento caldo di questi giorni, Zito spiega: “Noi saremo sempre contrari al voto di scambio. Dobbiamo iniziare a cambiare le cose e l’onestà deve tornare di moda. In Europa non stiamo mandando i soliti sprovveduti”.
Successivamente, prende la parola Gianluca Rizzo, portavoce alla Camera: “Io lavoro in quarta commissione difesa alla camera. Abbiamo sentito il bisogno di toccare con mano le problematiche dei lavoratori del comparto difesa, sia civili che militari. Così, abbiamo deciso di visitare il centro di Lampedusa. C’erano 600 persone ammassate, quando il centro ne può contenere 200. Sinceramente, è toccante vedere queste situazioni. Abbiamo parlato con gli operatori umanitari e c’è stato chiesto di fare una cosa molto semplice: un centro informatizzato per sapere quali centri hanno disponibilità. Non ci dobbiamo stupire se poi questa gente scende in strada a protestare. Inoltre, abbiamo visitato anche un caccia della Marina Militare e abbiamo trascorso un giorno e una notte con loro: una giornata tipo. Perché gli altri deputati, invece, si limitano ad andare lì e a farsi una foto. Anche sugli F35, c’è un investimento di 13 milioni di euro: noi abbiamo detto no perché è una spesa inutile e di cui non abbiamo bisogno. Dove finisce il nostro senso della pace?”.
Infine, l’intervento molto applaudito di Giulia Grillo, medico catanese oggi deputata alla camera: “Oggi, questo Paese è così perché c’è gente che va il Parlamento per rubare. Diteci quanti onorevoli vengono a parlare qui, in strada, come facciamo noi. Le tv dicono che noi diciamo no a tutto. E se diciamo no a chi ruba, stiamo sbagliando? Il signor Renzi vuole comprare gli italiani con 80 euro al mese? Svegliamoci. Dobbiamo andare in Europa perché la partita si gioca lì”.
Infine, il rappresentante del meetup cittadino, Paolo Marletta, annuncia: “In Comune abbiamo presentato la richiesta per scegliere gli scrutatori in base a chi è disoccupato. Il sindaco ha fatto sapere di aver essere d’accordo. Adesso, ci sarà un ulteriore passaggio per decidere se accettarla o meno. Nel momento in cui si stilerà una lista, i nomi verranno scelti tramite sorteggio, proprio per garantire la massima trasparenza possibile”.