Quanto accaduto ieri, nelle stanze di palazzo dell’aquila, segna una pagina negativa nella storia dei servizi sociali nella nostra città, che pure, sono stati un fiore all’occhiello del nostro Comune.
Quello che poteva apparire prima come un tentativo di mettere ordine e rendere trasparenti le procedure di assistenza nell’ambito dei provvedimenti dell’Assessorato competente, con il passare del tempo è diventata manifesta incapacità di gestione della materia, con l’aggravante di un rapporto fra le parti reso difficile da un atteggiamento dell’Assessore che, ieri, si è manifestato negativamente nei confronti degli indigenti e dei rappresentanti sindacali.
Interpreti di questo enorme disagio sono intanto i consiglieri del Partito Democratico, Mario D’Asta e Giorgio Massari che, senza mezzi termini, parlano di una amministrazione comunale che ‘’ si è rimangiata gli impegni assunti”. Una dura condanna, nei confronti dell’Assessore Brafa per non aver mantenuto l’impegno preso, per l’erogazione di un sussidio straordinario prima di Pasqua, e per essere stato sconfessato, secondo i consiglieri del PD, dallo stesso sindaco Federico Piccitto, che ha nei fatti, spiegato che di queste somme non si era mai parlato.
Secondo Massari e D’Asta, le giustificazioni addotte per procedure che dovrebbero assicurare un più equo trattamento, anche nei confronti delle povertà emergenti, non reggono di fronte alla palese lesione della dignità di tanti che, pubblicamente, avevano ricevuto assicurazioni per un minimo aiuto.
Non meno critica Sonia Migliore che parla di incapacità nel gestire la questione, trasformata in farsa.
Una presa in giro per decine di indigenti che, oltre ogni limite di decenza, hanno visto oltraggiata la propria disperazione. Non sono più sufficienti promesse e qualche pacco di pasta o di altri alimenti scaduti, secondo la Migliore, per aiutare chi si trova in condizioni di riconosciuto disagio.
La situazione – continua Sonia Migliore – è aggravata dal comportamento dell’Assessore Brafa che ha cercato di rifiutare il confronto, con un comportamento giudicato ‘’vergognoso, imbarazzante e meschino’’.
La Migliore riferisce di aver visto Brafa ‘snobbare la CGIL e azzittirla’ e trae le conclusioni del fatto che il Sindaco non sapeva nulla della promessa dell’Assessore per il sussidio straordinario da erogare prima di Pasqua: secondo il consigliere dell’opposizione, sembra una strategia per defenestrare Brafa, dopo Conti, ma la città non può pagare per l’incapacità degli assessori che ricade solo sulle spalle del Sindaco, l’unico a doversi assumere le responsabilità e a rispondere alle opposizioni, agli alleati, ai sindacati e alla collettività.