Sono durate poche ore le indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Scoglitti e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria che hanno permesso di fare luce su una rapina avvenuta sabato notte ai danni di un cittadino tunisino residente ad Acate.
La vittima, classe 73, si era presentata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vittoria, dopo essere stato trasportato da alcuni connazionali che lo avevano trovato riverso a terra in Contrada “Vecchio Carrubbo” di Scoglitti. All’arrivo dei militari, il malcapitato aveva dichiarato di essere stato, poco prima, aggredito da due albanesi nella frazione rivierasca, dove avrebbe dovuto incontrarsi con una cittadina rumena. Infatti, arrivato in Via dei Cipressi, il tunisino era stato ripetutamente colpito con un martello e una tavola di legno, per essere successivamente caricato su una Golf Volkswagen ed abbandonato nella contrada rurale, previa sottrazione della somma di 500,00 euro circa. Grazie al parziale numero di targa fornito dalla vittima, i Carabinieri hanno attivato immediate le indagini a seguito delle quali sono riusciti prima a risalire al proprietario dell’auto e successivamente ai due complici, i quali venivano rintracciati nel primo pomeriggio di sabato e tratti in arresto con l’accusa di rapina e sequestro di persona in concorso.
I tre, tutti incensurati, sono SINJARI GRAMOS albense classe 70, SINJARI KOSTA albanese classe 68 e VIZITIU MIHAELA rumena classe 71. Immediatamente condotti presso la caserma di Via Plebiscito di Scoglitti, al termine delle formalità di rito i due albanesi sono stati portati presso la Casa Circondariale di Ragusa, mentre la donna, sottoposta agli arresti domiciliari, è a disposizione del Pubblico Ministero di turno, Dott. Marco Rota.
Inoltre, nel corso delle perquisizioni, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno dell’autovettura utilizzata per commettere il reato un martello da carpentiere presentante una piccola macchia ematica sul manico: il martello è stato sequestrato per essere sottoposto alle analisi del caso.
Il cittadino tunisino, dopo le cure da parte dei sanitari dell’ospedale “R. Guzzardi”, è stato dimesso e giudicato guaribile in 9 giorni per “trauma cranico con ferita lacero contusa al cuoio capelluto, ematoma al volto irregolare frontale e nasale; contusione al labbro, con applicazione di 5 punti di sutura”.