Molto presto si dovrà trovare adeguata sistemazione per il pubblico all’interno dell’aula consiliare, dal momento che assistere alle sedute del Consiglio Comunale, particolarmente nelle parti dedicate alle comunicazioni, è diventato uno spettacolo. Alcuni momenti, come definiti da autorevoli personaggi del palazzo, assurgono a livelli di pura sceneggiata ed è plausibile che, diffondendosi la voce, sarà un diversivo godere degli scontri verbali fra componenti delle opposizioni e amministratori e consiglieri della maggioranza.
Compito di un giornale è quello di raccontare i fatti, di dare la notizia, per cui è d’obbligo astenersi dall’esprimere giudizi di merito, ma si è certi che l’opinione pubblica, prima o dopo, sentirà l’esigenza di capire, di sapere chi ha torto e chi ha ragione nelle continue dispute di carattere amministrativo che, ormai, hanno superato i normali livelli di dialettica politica.
D’altra parte le quasi ordinarie accuse di immobilismo, di inefficienza, di cattiva politica, di inesperienza e di mancanza di competenze hanno lasciato il passo ad accuse più gravi, si parla, senza mezzi termini, di bugie, di menzogne, di irregolarità, di mancato rispetto delle norme e, a questo punto, è lecito, per il cittadino, esigere di rendersi conto se esiste una opposizione che dice cose false, inesistenti, travisate, strumentalizzando ogni atto per farne arma di contenzioso politico, oppure ci siano delle responsabilità ben precise in riscontro a quanto denunciato. La città vuole sapere di chi potersi fidare. E’ finito ormai il tempo di queste sceneggiate, anche perché l’elenco delle questioni irrisolte si è fatto lungo e non mostra segnali di definizione.
Nella seduta di lunedì 28 aprile si è visto e si è sentito di tutto: i toni ironici e sarcastici sono stati dominanti, ha iniziato il consigliere La Porta parlando di casse di fazzolettini per asciugare le lacrime a causa delle casse del comune considerate prima vuote dall’amministrazione, ora colme di un ragguardevole avanzo di amministrazione. L’apice dell’intervento del consigliere del Movimento Territorio è stato raggiunto con la descrizione dello stato dei bagni pubblici di Marina di Ragusa, arricchito dal racconto del soccorso prestato ad una turista rimasta intrappolata all’interno degli stessi per la rottura della serratura.
Limitandoci sempre ai fatti, che dire del lungo intervento della consigliera Migliore che ha riferito sui suoi studi sulle 75 proroghe concesse in 10 mesi dall’amministrazione Piccitto, citate una per una, fra quella di 7 mesi per il servizio scuolabus, 9 per la manutenzione condotte idriche, 9 per il verde pubblico, 9 ciascuno per gli impianti di sollevamento acque, 7 per l’AIDA, 4 per la refezione scolastica, 8 per la pulizia uffici e tribunale, 9 per i servizi di assistenza, 10 per la depurazione acque reflue, 10 per il servizio di pulitura condotte, con precise eccezioni di palesi vizi formali e irregolarità amministrative.
Anche il compassato consigliere Morando si è buttato sull’ironia, scherzando sul fatto che quanto accaduto alla turista a Marina di Ragusa non potrà accadere a Ibla, perché i bagni non sono aperti e agibili.
In questo clima quasi inavvertiti i toni severi e sarcastici dei consiglieri Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro che, come avviene solitamente, hanno sferzato l’amministrazione, appellandosi anche all’Autorità del Segretario Generale per l’abitudine degli uffici, ormai cronica e disdicevole, di negare l’accesso agli atti per i consiglieri comunali che ne hanno pieno diritto.
Se Tumino parla, con garbo retorico, di bugie, di menzogne, a proposito dei fondi distratti della Legge su Ibla, Lo Destro si spinge a malcelati riferimenti al bugiardo di Collodi dal naso che si allungava, per le tante eccezioni sollevate ma non riconosciute dall’amministrazione, ora acclarate dalla defenestrazione, per esempio, dell’assessore Conti, simpaticamente definito da Lo Destro ‘’il James Bond dei rifiuti’’
Le accuse di Lo Destro non si limitano al settore dei rifiuti, ci sono accuse di immobilismo per i progetti di costruzione in verde agricolo, sui vincoli decaduti del PRG, sulle VIA-VAS per le aree PEEP, sulla revisione del PRG. Rivolgendo accuse di bugiardo all’assessore di turno, Lo Destro dice, senza mezzi termini, che c’è solo da vergognarsi. Addirittura, conclude dicendo che non vuole parlare di turismo in quanto l’assessore, per questa seduta sarebbe stato già abbondantemente strapazzato, augurandosi che il risparmio di contumelie serva a evitare che in futuro dica ancora bugie.
A rappresentare l’amministrazione l’assessore Martorana che non si è scomposto per le accuse ricevute, puntualmente rimandate al mittente, con l’aggiunta di una singolare tesi, sostenuta con convinzione, che, sotto certi aspetti, potrebbe anche reggere ma certo non può essere richiamata nel civico consesso: l’attuale amministratore si chiede come mai i consiglieri, molti dei quali organici anche alle passate amministrazioni, si preoccupano solo ora dello stato della città, rivolgono istanze per il turismo, per i trasporti pubblici, per i servizi in generale, per il verde pubblico, senza rendersi conto di vivere in una città dove, da anni c’è stata totale assenza di soluzioni strutturali, di programmazione e di pianificazione, tali da determinare gravi situazioni di disagio e abbandono della cosa pubblica. Si pretendono ora, già nei pochi mesi a disposizione di questa amministrazione, soluzioni per problemi tralasciati da decenni.
Per nulla impressionati dalla replica Tumino e Lo Destro hanno confermato rilievi e riserve sull’operato dei singoli amministratori e della Giunta in toto, arrivando ad accusare l’assessore di essere colpevole di falso in bilancio per la questione dei fondi della Legge su Ibla, fatti di cui sarà arbitro la Corte dei Conti.
Si è accodato nella critica anche il consigliere Massari che ha recriminato per la mancanza di soluzioni di discontinuità con il passato, criticando aspramente la sterile battaglia verbale che cerca di mettere di fronte presente e passato, in un banale tentativo di sopperire all’incapacità di proporre progetti concreti e innovativi.
Fra gli altri rilievi sollevati nella seduta, non supportati da prove circostanziate, quelli del consigliere Mirabella che ha evidenziato come cittadini che chiedono appuntamento con gli assessori, vengono poi ricevuti e ascoltati, a seconda delle problematiche, da consiglieri comunali che ne fanno le veci. Mirabella ha anche posto all’attenzione del Consiglio il presunto utilizzo, da parte di consiglieri, di vetture di servizio del Comune con tanto di personale in funzione di autista.