Terminati questo pomeriggio, con la tradizionale discesa al Santuario, i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Gulfi. Torna “a casa”, dunque, il simulacro della Vergine, accompagnato da una folla immensa, supportati anche dal bellissimo pomeriggio di sole. Si parte con il tradizionale “cuncursu”, iniziato alle 14.30. Tutto si è svolto come da programma: la Madonna di Gulfi, effettua il giro delle vie principali di Chiaramonte, “salutando” così i propri fedeli. Successivamente, si dirige verso il Santuario effettuando lo stesso identico percorso dell’andata, ma a ritroso. Per la discesa, è bene sottolinearlo, non c’è la necessità di rientro in un dato tempo stabilito, quasi come s’ indugiasse nel riportare la Madonna al Santuario, un po’ come se i fedeli volessero trattenerla ancora per un po’. In via Gulfi, viene effettuato il cambio delle lanterne al posto degli Angeli d’argento, con il sottofondo musicale dell’Inno dell’Incoronazione. Uscita da via Gulfi, la strada è segnata: quasi quattro chilometri di percorso, infatti, prima di arrivare al Santuario. Lo scampanio e i fuochi annunciano l’arrivo della Vergine ma, prima di rientrare, il Vescovo di Ragusa Monsignor Paolo Urso ha parlato ai fedeli, spiegando un passo del Vangelo. Come da tradizione, vengono lette le offerte da parte dei chiaramontani residenti in Italia o all’estero: ed ecco i nomi familiari e insieme sconosciuti di compaesani che vivono a Melbourne, in Germania, in Svizzera, a Milano, a Roma…
Sempre durante questo momento, viene data lettura del bilancio: la cifra approssimativa delle entrate è di 24.500 euro, praticamente in pareggio con la cifra in uscita, che è 24.000 euro.
A questo punto la festa è davvero finita: l’immancabile “marcia numero 11” dà il via all’ultima fatica dei portatori: il tradizionale “trasi e niesci”. E ad un certo punto, non si sente più la musica: e allora ci si rende conto che l’appuntamento è rinviato definitivamente all’anno prossimo. Un addio, certo. Ma con il sorriso sulle labbra.