Si è svolta, a Francofonte, una seduta di Consiglio Comunale aperto, dedicata alle problematiche della S.S. 514. Alla riunione hanno partecipato il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono e l’Assessore ai lavori pubblici Salvatore Corallo, in rappresentanza del Sindaco.
Nel corso dei lavori sono state dibattute le gravi condizioni in cui versa il pericoloso tracciato Catania-Ragusa che nel solo tratto che va dall’uscita di Francofonte a Lentini ha 130 entrate e uscite, tra traverse e trazzere varie.
“La strada statale in questione – afferma il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono – è costellata di centinaia di mazzetti di fiori a ricordo delle tante vittime di incidenti ed appena il manto stradale si bagna il tragitto diventa pericolosissimo. Grandi ‘accusati’ il governo nazionale e regionale oltre all’Anas che continua a non manutenere in modo efficiente il percorso, che ha una segnaletica carente e incompleta, adducendo a propria discolpa il fatto che non ha fondi a disposizione”.
“La SS. 514 – ha affermato Iacono nel suo intervento – è una strada in cui è tragico correre e dove è tragico anche rispettare i limiti, assurdi di velocità, di 50 km orari. E’ inaccettabile che un territorio con due aeroporti, Catania e Comiso, non abbia una autostrada e una rete viaria efficiente e sicura che colleghi le due infrastrutture economiche”. Un intero distretto agro alimentare, ogni giorno, è costretto ad avere costi elevatissimi di trasporto che lo pongono in maniera poco competitivo sul mercato. Ma quante “Italie” vi sono ? In altra parte del Paese dove vi sono 2 aeroporti, meno importanti per passeggeri, esempio Rimini e Forlì hanno un collegamento autostradale a 3 corsie”.
Nel corso della seduta aperta del Consiglio Comunale – dichiara l’Assessore ai lavori pubblici Salvatore Corallo – si è costituito un “Comitato istituzionale per la S.S.514” composto dai Sindaci e dai Presidenti dei Consigli Comunali delle città i cui territori sono interessati dall’arteria. Detto organismo richiederà, anche attraverso azioni forti ed eclatanti, al governo nazionale e regionale, risposte concrete e certe per far sì che in tempi brevi e certi venga colmato il deficit infrastrutturale viario che ha contrassegnato la Sicilia sud orientale affinché si costruiscano le strade sicure e non le “vie della morte”.