“Viste le varie segnalazioni in ordine ad uno sconsiderato stile di vita dei numerosi migranti presenti a Chiaramonte, si promuove una raccolta firme da inviare al Sindaco di Chiaramonte Gulfi e al Prefetto di Ragusa per chiedere che vengano fatte rispettare le elementari regole civili di vita e di convivenza e che venga ordinato di evitare comportamenti non consoni alle abitudini dei cittadini. Nel caso in cui ciò non fosse possibile, per chiedere che vengano allontanati dal territorio”.
Questo è l’oggetto di una petizione presentata stamattina dal movimento politico “Fratelli d’Italia” di Chiaramonte Gulfi, coordinato da Salvina Ferlito. Un gazebo situato in corso Umberto, infatti, è stato allestito già a partire da oggi e verrà riproposto anche domani mattina per raccogliere quante più firme possibili in merito a questo argomento. Secondo i primi dati forniti dagli organizzatori, sarebbero state raccolte un centinaio di firme.
Che l’argomento “migranti” sia particolarmente scottante, non è un segreto per nessuno: basta andare, infatti, a guardare sulle pagine facebook per rendersi conto dell’intolleranza galoppante nei confronti dei migranti. Poco importa che siano rifugiati politici, minori non accompagnati o che a carico loro non ci sia, allo stato attuale, nessuna denuncia fatta ai Carabinieri. L’argomento, di per sé, genera forti discussioni e viene trattato sui social network in maniera, a volte, decisamente superficiale. Per non parlare dei continui insulti che spesso e volentieri ricalcano gli stereotipi più beceri.
Ma un gruppo di cittadini, stamattina, ha voluto protestare simbolicamente davanti al gazebo: armati di banane di kyengiana memoria, o forse pensando all’episodio più recente accaduto al calciatore Dani Alves che ha raccolto e mangiato una banana lanciatagli dagli spalti, i ragazzi hanno così manifestato la loro palese dissociazione nei confronti di questa iniziativa. Poco distanti, seduti ad un bar, quasi tutto lo staff della cooperativa “Nostra Signora di Gulfi” ha deciso di prendere un aperitivo di fianco al gazebo fino alla chiusura dell’iniziativa. La cooperativa in questione, insieme anche all’Opera Pia istituto Rizza –Rosso, gestisce quotidianamente i migranti. Una ventina, secondo i dati raccolti, sono quelli dell’Opera Pia, mentre i migranti gestiti dalla “Nostra Signora di Gulfi” sono 35, di cui 17 minori non accompagnati. Un numero, dunque, decisamente basso visto che Chiaramonte ha 8 mila abitanti. Inoltre, è bene ricordarlo, i migranti non sono gestiti con fondi comunali, bensì con fondi ministeriali. Dunque, il Comune di Chiaramonte non spende di tasca propria un euro per mantenerli.
La contro – manifestazione, si è svolta in maniera assolutamente pacifica: i manifestanti, infatti, hanno chiacchierato e interloquito con i promotori della petizione. Naturalmente, ognuno ha cercato di portare avanti la propria tesi pro o contro la petizione. Dalle discussioni fatte, è emerso un dato: secondo quanto asserito dai promotori della raccolta firme, si sta dando voce ad una parte di cittadini che avrebbero lamentato schiamazzi e ubriacature notturne durante quest’ ultimo periodo. Ma c’è comunque da segnalare un dato: né alla cooperativa, né alle forze dell’ordine, sono arrivate denunce di questo genere.