Le Indagini serrate da parte degli uomini della Polizia di Stato hanno permesso di individuare e segnalare all’Autorità Giudiziaria due ladri pregiudicati autori di alcuni furti nelle abitazioni rurali. Tutto è iniziato quando un signore comisano ha denunciato un furto presso la sua abitazione estiva, ancora in fase di costruzione, sita in c.da Margitello, in territorio del Comune di Comiso. L’uomo aveva trascorso la sera precedente il furto nella sua proprietà e aveva osservando che tutto era nella norma. Alcuni giorni dopo, intorno le ore 15,30, si è di nuovo recato sul posto e, a questo punto, aveva notato che il catenaccio del cancello in ferro era stato forzato. I ladri avevano rubato una pilozza in pietra di Comiso antica e un collo di pozzo antico in pietra, danneggiando anche un contenitore che, in gergo, viene chiamato “scifo antico”. In seguito a questo episodio, l’uomo ha deciso di sistemare nella sua proprietà i cosiddetti “offendicula”, ovvero quegli oggetti che permettono la difesa privata di immobili. Nel caso in cui i ladri fossero ritornati, avrebbero avuto problemi con gli pneumatici delle auto. Infatti, alcuni giorni dopo, l’uomo ha notato ancora che il lucchetto del cancello era stato nuovamente rotto: gli ignoti malviventi avevano questa volta sottratto un’altra pilozza antica in pietra, un altro collo di pozzo, due scifetti piccoli antichi rotondi, due scifetti antichi rettangolari, uno quadrato e una bacheca votiva stile antico in pietra scolpita nel 1836. Gli offendicula, però, avevano avuto il loro effetto e l’uomo ha quindi chiamato la Polizia per far constatare quanto accaduto. Gli agenti di Polizia hanno iniziato a raccogliere informazioni in zona e hanno appurato che un furgone bianco FORD Transit, con tre uomini a bordo, aveva fatto manovra all’interno di un terreno privato. Un testimone ha riferito che il furgone aveva i due pneumatici anteriori scoppiati. Il furgone, una volta rintracciato, è stato trovato completamente vuoto. Ma gli accertamenti sul mezzo, hanno permesso di risalire all’intestatario dell’assicurazione: si tratta di C. G. ragusano del 1976, pregiudicato. Il furgone, però, è stato usato da un un altro pregiudicato un vittoriese residente a Ragusa. Il vittoriese, infatti, è imparentato con il ragusano: si tratta di C.M. , nato nel 1987, già noto alle forze dell’ordine sin da quando era minorenne. Gli accertamenti effettuati anche sui tabulati dei numeri di telefono hanno permesso di appurare che entrambi, in orario vicino e successivo al furto, erano esattamente nella zona in cui erano stati commessi i furti. Alcuni giorni dopo i ladri hanno tentato ancora di rubare altri oggetti antichi ma questa volta erano stati colti sul fatto dal proprietario dell’abitazione che, immediatamente, ha allertato il 113. I ladri, purtroppo, si sono dati alla fuga, nonostante l’immediato intervento della polizia. I due malviventi, infatti, avevano prima cercato di fuggire a bordo di una Audi 80 ma poi si erano dati alla fuga a piedi, disperdendosi nelle campagne. Una volta recuperata l’auto, i dati relativi hanno permesso di ricondurre il mezzo ad un altro parente dei due malviventi. La vittima, inoltre, ha ricevuto anche una chiamata minacciosa: un anonimo interlocutore, infatti, ha pronunciato la seguente frase: SBIRRU, MERDA. Gli accertamenti hanno permesso di individuare colui il quale aveva effettuato la telefonata minatoria e, pertanto, vista la concomitanza degli eventi e la dinamica ricostruita dalla Polizia, i
due uomini, C.G. del 1976 e C.M. del 1987, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. C.M. è stato denunciato anche per ingiurie e minacce ai danni della vittima del furto.