Si susseguono le riunioni sul delicato tema dell’Università ed è lo stesso Primo Cittadino ad informare sugli esiti dell’ultimo incontro con il Commissario Regionale del Libero Consorzio, ex Provincia.
Un esito scontato, considerato il distacco e l’insensibilità dimostrate, finora, nei confronti del territorio dall’incaricata del Presidente Crocetta come custode della Provincia nel processo di trasformazione a Libero Consorzio. Ma un esito anche inaspettato, che ci restituisce un Federico Piccitto che, come avevamo avuto modo di scorgere e di sottolineare nelle passate settimane, tira fuori gli artigli a difesa della Città.
“Si è creato un muro invalicabile tra le opposte posizioni. Per questo, per quanto ciò non rientri affatto nel mio stile, ho deciso di abbandonare anzitempo la riunione in programma questa mattina a Palazzo della Provincia, chiesta dai rappresentanti sindacali sul tema del Consorzio Universitario.
A questo punto, mi aspetto che la Regione, la quale non ha certo brillato per la sua presenza anche su questo tema, intervenga in maniera decisa sulla questione, fornendo una soluzione definitiva ad una questione che oggi sta assumendo contorni assurdi”.
Così il Sindaco Federico Piccitto commenta l’esito, infruttuoso, dell’odierno confronto con il Commissario straordinario dell’ex-Provincia Regionale: “Il Commissario è rimasto totalmente sordo alle richieste provenienti non solo dal sottoscritto, ma anche dai rappresentanti sindacali presenti alla riunione, ed ha ribadito che non intende in alcun modo modificare la propria posizione, annullando l’atto di recesso dell’Ente di Viale del Fante dal Consorzio Universitario”.
Il Capo della civica amministrazione, inoltre, aggiunge: “Avevo rivolto al Commissario Floreno un preciso appello, caduto nel vuoto, affinché revocasse immediatamente, in autotutela, l’atto adottato, il quale ha creato non pochi problemi per un sereno prosieguo dell’attività del Consorzio Universitario.
A questo punto è evidente l’impossibilità di interloquire con chi non ha alcuna intenzione di ritornare sui propri passi.
Non considerando, peraltro, il percorso seguito dalla Provincia Regionale di Trapani che, per un caso analogo a quello di Ragusa, tenendo conto di un atto d’indirizzo approvato dall’ARS con il quale si chiedeva l’impegno del Governo regionale ad attivarsi per impedire il recesso dal Consorzio Universitario, ha revocato in autotutela la delibera inizialmente adottata.
A questo punto, al di là dei passaggi successivi che intendo compiere personalmente a tutela del mantenimento dell’esperienza universitaria nel territorio ibleo, mi aspetto un intervento risolutivo proprio da parte del Governo regionale, al quale peraltro indirizzerò una richiesta specifica.
Non è più possibile tergiversare oltre, mantenendo una situazione di incertezza quanto mai negativa per la nostra Università. Occorre una soluzione immediata ad un problema che è diretta conseguenza delle tante risposte attese, e puntualmente mancate, da parte della Regione”.
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